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Bulletin du Musée National de Varsovie — 37.1996

DOI issue:
Nr. 1-2
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Miziołek, Jerzy: Meleagro, Diana e Atteone su un cassone fiorentino nel Museo Nazionale di Varsavia
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https://doi.org/10.11588/diglit.18945#0068
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31. Domumductio di Leonora
de'Bardi, o particolare dalla
storia della Giustizia di Traiano,
particolare del cassone già nella
collezione Brockhaus, Leipzig
(Foto da P. Schubring,
Cassoni, op.cit;)

succedersi a distanza di oltre un anno l’uno dall’altro136. Erano il giuramento,
ovvero la stipula del contratto fra due famiglie; 1’ an eli amento, cioè l’imposizione
degli anelli da parte degli sposi nuovi alla presenza di un notaio e, infine, la
domumductio, il trasferimento solenne, quasi trionfale della sposa nella casa dello
sposo137 138 139. In quest’occasione la sposa nuova aveva diritto di montare un cavallo
bianco, scortata da altri due cavalieri e da un gruppo appiedato di parenti e
trombettieri1 j8. Perlomeno fino a metà del Quattrocento furono portati in corteo
anche 1 cassoni1'9. Altro elemento immancabile delle nozze in Italia erano

136 Ch. Klapisch-Zuber, “Zaccaria, o il padre spodestato. I riti nuziali in Toscana tra Giotto e il
Concilio di Trento”, in: La famiglia e le donne nel Rinascimento a Firenze, Bari 1988, pp. 109-151;
si veda anche F. Brandileone, Saggi sulla storia della celebrazione del matrimonio in Italia, Milano
1906; G. Pampaioni, Le nozze, in: Vita privata a Firenze nei secoli X7V e XV, Firenze 1966, pp. 31-52;
T. Fabbri, Alleanza matrimoniale e patriziato nella Firenze del ‘400. Studio sulla famiglia Strozzi,
Firenze 1991, in particolare le pp. 175 sgg.; M.A. Ceppari Ridolfi e E Turrini, Il mulino delle vanità.
Lusso e cerimonie nella Siena medievale, Siena 1993, pp. 31-53.

137 Klapisch-Zuber, 1988, pp. 112-131. Per diverse descrizioni di domumductio si veda Pisetzky,
1964, pp. 175-183. Una fra le più suggestive è in una predica di San Bernardino:

Doh, considerra un poco la donna, quando ella ne va al suo sposo. Tu vedi quando ella ne va a marito,
ella ne va a cavallo tutta ornata con tanti suoni, con tanto triunfo: ella fa del grosso, quando ella
va per la via, e la strada è tutta piena di fiori. Ella è vestita tanto ornamentale, co le listre
dell’ariento, co’dindoli, piene le dita d’anella... Ella è a cavallo in tanto triunfo, che mai non fu simile;
Le prediche volgari di San Bernardino da Siena dette nella Piazza del Campo l’anno 1427, a cura
di L. Banchi, III, Siena 1888, p. 359.

138 Cfr. Legge suntuaria fatta dal comune di Firenze l’anno 1355 e volgarizzata nel 1356 da ser Andrea
Lancia, a cura di P Fanfani, Firenze 1851, pp. 12-17; “Lo statuto del Donnaio (1343) di Siena”,
in: Ceppari Ridolfi e Turrini, 1993, pp. 166 sgg.

139 Lydecker, 1987, p. 155-159; Ch. Klapisch-Zuber, “Les fammes dans les rituels de l’alliance et

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