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Bulletin du Musée National de Varsovie — 39.1998

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Murawska-Muthesius, Katarzyna: Il teatro napoletano delle rovine: i quadri della cerchia di Leonardo Coccorante e di Gennaro Greco nelle raccolte polacche
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https://doi.org/10.11588/diglit.18947#0078
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saggio del Frimmel sui ąuadri di Angelo Maria Costa2 o il saggio del Voss su
Gennaro Greco e Piętro Cappelli.3 Soltanto 1’articolo del Ferrari, tuttavia,
creó le premesse per successivi studi sulle “royine” napoletane; il saggio
sistematizzava lo stato delle ricerche, attingendo alle fonti del XVIII secolo
e ai saggi del XIX, e delineava i contorni dei rappresentanti, concentrandosi
sul piu noto fra loro, Leonardo Coccorante.4 Le macchine di fiabesche
rovine, di palazzi inverosimili, le “magnifiche fabbriche”, i colonnati e i portici
discendenti fin sulle rive del marę, i luoghi sotterranei eon “orride apparenze”
esprimevano, secondo il Ferrari, 1’esito della tradizione della pittura di
rovine, radicata a Napoli, dove venne innestata nel XVII secolo dal lorenese
Franęois de Nome e, soprattutto, dal “Vitruvio delle prospettive” arrivato
da Roma, Viviano Codazzi/ II Ferrari sottolineó anche 1’influsso della
tumultuosa immaginazione di un altro napoletano, che scopri il fascino dell’
“orrida bellezza”, Salvatore Rosa. Sfruttando i dati d’archivio accessibili,
esplorando collezioni priyate ed i magazzini di molte gallerie, il Ferrari provó
a delineare su tali basi i contorni artistici dei pittori che erano stati definiti
da Bernardo De Dominici e dal suo critico, Onofrio Gianone, “pittori de
architettura”.h

2 Th. Frimmel, “Zu Angelo Maria Costa”, Blatter zur Gemćildekunde, III, 1907, pp. 191 e ss.;
idem, “Zwei signierte Bilder von Costa da Milano”, Studien und Skizzen zur Gemćildekunde, V
1920/21, pp. 176 e ss.

1 H. Voss, “Panninesąue Paintings Before Pannini”, Apollo, III, 1926, pp. 332-336. Nel suo classico
articolo sulle rovine romane, anche Leandro Ozzola dedicó attenzione alle vedute napoletane eon
rovine del XVIII secolo, citando i principali rappresentanti di ąuesta scuola: L. Ozzola, “Le rovine
romane nella pittura del XVII e XVIII secolo”, II, LArte, Xy 1913, pp. 112-130, soprattutto
pp. 112, 123-124.

4 Sul tema delle rovine napoletane dopo Ferrari, si veda M. Soria, “Velasquez and Vedute Painting
in Italy and Spain 1620-1750”, Arte Antica e Moderna, 13/16, 1961, pp. 444^145, taw. 216
-217; S. Ortolani, Giacinto Gigante e la pittura di paesaggio a Napoli e in Italia dal ‘600 all’800,
Napoli 1970, pp.76-82; G. Borrelli, “Leonardo Coccorante o del realismo magico”, Realta del
mezzogiorno, 1974, pp. 957-972; Cwilta del ‘700 a Napoli 1734-1799, cat. della mostra, Museo
e gallerie nazionali di Capodimonte, Napoli 1979-1980, Firenze 1979,1, cat. 70 a, 70b; versione
americana della mostra: The Golden Age of Naples. Art and Ciuilization under the Bourbons
1734-1805, The Detroit Institute of Arts, Chicago 1981-1982, The Art Institute of Chicago,
1981; G. Borrelli, “Leonardo Coccorante” in: Dizionario biografico degli Italiani, XXVI, 1982,
p. 547; L. Machytka, Angelo Maria Costa da Milano’; Umeni, XXXII, 1984, 3, pp. 252-254;
R. Pallucchmi, “Appunti per Niccola Viso”, in: Studi di Storia deWArte in onore di Mario Rotili,
Napoli 1984, pp. 485-489; N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento. 1. Dal Barocco al
Rococb, Napoli 1986, pp. 69-75, cat. 338-350, figg. 412M25; D. Marshall, “Ascanio Luciano:
aNeapolitan Follower of Viviano Codazzi”,Paragone, XXXIX, 1988,455, pp.21—43; N. Spinosa,
Pittura napoletana del Settecento, I-III, Napoli 1993; Settecento napoletano: sidle ali dell’aquila
imperiale 107-1734, cat. della mostra a cura di W Prohaska, N. Spinosa, Kunstforum der Bank
Austria, Vienna; Castel SanfElmo, Napoli 1994.

’ Sul Codazzi si veda D. R. Marshall, Viviano and Niccoló Codazzi and the Baroąue Architectural
Fantasy, Milano-Roma 1993.

6 Sul Bernardo De Dominici, si veda R. Cioffi, “Francesco Solimena e Bernardo De Dominici:
alcune riflessioni sulle vite de’ piu eccellenti pittori, seultori ed architetti napoletani e sull’ Arcadia
napoletana”, in: ed. V De Martini, A. Braca, Angelo e Francesco Solimena: due culture a confronto,
Napoli 1994.

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