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Bulletin du Musée National de Varsovie — 41.2000

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Nucciarelli, Franco Ivan: La Madonna con il Bambino e il piccolo san Giovanni del Pinturicchio nel Museo Nazionale di Varsavia
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https://doi.org/10.11588/diglit.18949#0100
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8. Pinturicchio,
Madonna eon il Bambino
e il piccolo san 6iovanni
(particolare)
Varsavia,
Muzeum Narodowe
(Fot. Teresa
Żółto ws ka - H u szczo)

Polittico di S. Maria degli Angeli si colloca sicuramente dopo il 14 febbraio
1495 e ragionevolmente verso i primi mesi del 1497. Se la Madonna di
Varsavia, ripropone, perfezionate, soluzioni gia presenti nel Polittico, la
datazione non puó essere anteriore al 1497. Risale agli ultimi anni del secolo
XV anche la Madonna della melagrana, conservata a Siena1J, al cui interno
1’apparente arcaismo del drappo damascato a grandi fiori ripropone un partito
estetico, ąuello di stoffe a disegni stilizzati e fondi modulari, presente lungo
1’intero percorso pinturicchiesco34. Praticamente identica eon minime variazioni
risulta nel dipinto senese e nel grandę Polittico perugino 1’impostazione di
Madonna e Bambino, per cui anche la Madonna della melagrana deve essere
successiva al 1497, cronologia generalmente ammessa. Diversamente Ricci
assegna il ąuadro di Siena al primo periodo della produzione pinturicchiesca,
adducendo a riprova “1’imbarazzo di fronte alla difficolta degli scorci, certa
durezza delle formę e certa densita di colore, ąuasicche la trasparente aria
umbra non avesse ancora gettati i suoi teneri riflessi sulla tavolozza del giovine

C. Ricci, Pinłoricchio (Bernardino di Betto de Perouse). Sa vie, son oeuvre, son temps, Paris
1903, p. 246; idem, Pintoricchio, Perugia 1912, pp. 216-18, 340; Carli, II Pintoricchio op. cit.,
pp. 58-59; Todini, op. cit., I, p. 296; Nucciarelli, op. cit., p. 301.

33 Cf. Ricci, Pmtoricchio. Sa vie ..., op. cit., pp. 5, 245; idem, Pintoricchio op. cit., pp. 20, 333;
U. Gnoli, Pittori e miniatori nelPUmbria, Spoleto 1923, p. 297; Carli, Il Pintoricchio op. cit.,
p. 58; Todini, op. cit., I, p. 295; P. Torriti, La Pinacoteca Nazionale di Siena. I Dipinti dal XV
al XVII secolo, Genova 1990, p. 324; Nucciarelli, op. cit., pp. 299-300.

’4 Prova ne sono le ripetute citazioni da parte degli allievi, anche dopo la scomparsa del
maestro, come quella del discepolo preferito, Eusebio da San Giorgio, nella tavola che raffigura
I santi Piętro e Paolo, in origine a Perugia in proprieta dei conti Meniconi Bracceschi, poi in
varie collezioni degli Stati Uniti; cf. Todini, op. cit., I, p. 65; II, p. 581, fig. 1348.

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