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Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 1) — Florenz, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.3576#0113
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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI

ALFEO ET ARETONE,

Ir

[ E tutte l'antiquarie congetture foflero appoggiate a forti ragioni, come quelle che faremo
per accennare intorno all' età di quelli Artefici, 1' Antiquaria facoltà urterebbe meno in tanti
fcogli, e non farebbe a tanti errori fottopofta. Non vi è luogo Scuramente a dubitare che
Alfeo, ed Aretone non fieno viflùti intorno ai tempi di Caligola, mentre ci fi prefentano due
gemme da loro fcolpite col volto in una di Germanico, e d'Agrippina fua moglie, che fi rimirano
in faccia, neh' altra il di loro figlio Caligola. Primieramente fuori d' una sfrenata adulazione a
quello Principe, neflùno dopo la morte di quello fcelleratiffimo Imperatore avrebbe avuto 1' ar-
dimento di ritrarre quello tiranno, e fé dobbiamo predar fede a Dione (i) il Senato comandò che
foifero fufe tutte le monete che portavano l'immagine di Caligola . Quale Artefice mai in tali
circoftanze avrebbe intraprefo di ritrarre un uomo sì odiofo, e di mettere il nome alla fua opera?
L' elegantiffimo lavoro di quelle immagini ci dimoftra quell' età , nella quale 1' arte Litografica fu
portata al fommo grado di perfezione, e che dopo i tempi d' Adriano principiò dal fuo luflro a
poco a poco a decadere, come ciafcuno può enervare dai monumenti pofteriori agli Antonini,
ed in appreflo a gran paflb s'incamminò all' ultima decadenza. Inoltre fé fi ofierva nella gemma
efprimente un' ignoto trionfo, Alfeo avere incile- il fuo nome in lettere piccole terminate coi
foliti puntini, come furono foliti in quel fecolo di fare tutti gli eccellentiffimi Artefici, non potrà
dubitarli, che Alfeo non fia fiorito in quell' età felice. Potrei pronunciare ancora il mio fentimento
fopra le lettere d'Aretone, fei Cammei rapprefentanti Germanico con Agrippina, e Caligola non
fuiFero confumati, come fotto efporrò . Pubblico quelli due monumenti da due ilampe incife ia
rame, che con fomma gentilezza favorì di mandarmi il chiariffimo Signore Gio. Mariette .

Quelli due Cammei (2) quantunque fieno dalla barbarie dei tempi confumati, per il pregia-
biliflìmo lavoro fono commendabiliffimi, e fenza dubbio poflòno con quelli dei tempi d'Alefiandro
e d'Auguftoparagonarli. Principalmente Alfeo, il quale oltre a quelli due Cammei ha dimoilrato
in un piccoliffimo Onice di due colori ( detto dagl'Italiani volgarmente Niccolo ) la fublimità
della fua arte, pare che abbia ottenuto la palma fopra tutti gli Artefici. Quello eccellente Cammeo
rapprefenta un trionfo di qualche Eroe a me ignoto, nel quale (ì vede una biga guidata da una
Vittoria alata che è nel carro in compagnia d'una figura fenile ornata di elmo col pennacchio,
tenendo un' afta lunga colla finiftra mano, ed è incoronata da una figura muliebre che le ila appreflo.
Credo certamente che i Cavalli di Calamide (3) Agelade, e Strongilione Scultori eccellentiffimi
nello fcolpire i Cavalli, non fiano flati efpreffi con maggiore arte di quelli, Imperocché niente fi può
vedere di più perfetto nella forma dei Cavalli, ma quello che è difficiliffimo nella fcultura, e quali
incredibile in una piccola gemma, dimoftrano internamente un brio ed una vivacità tanto al naturale
che nulla di più fi può immaginare, e quali faftofi, e fuperbi tirano il carro del trionfante Eroe.

Ciafcuno che abbia qualche tintura nel" antichità non fi maraviglierà che due Artefici infieme
abbiano fcolpito le dette due gemme, quando ci fono tanti efempi nella Scultura, ficcome nel
Laocoonte,il quale, era nel Palazzo di Tito Imperatore (4), opera degf infigni Artefici, Agefandro
Polidoro, e Atenodoro di Rodi. Siccome ancora opera d'Apollonio, e Taurifco fono Zeto ed
Annone, e Dirce, e il Toro ec. Inoltre la maraviglia dell'arte ftatuaria è efprefla nei due Centauri
vecchio, e giovine, il primo de quali efprime il dolore, l'altro, l'allegrezza, opera Angolare d'Ari-
fi ea, e Papia d' Afrodife (5).

La prima di quelle gemme fu pubblicata dal dottiffimo Montfaucon (tì) il quale nello fpiegark
fortemente s'ingannò prendendo quelli due nomi dei Greci Artefici per Alfeo fiume del Pelopon-*
nelo, e per Aretufa fonte celebre della Sicilia . Ecco le parole del chiariffimo Letterato. Quefta

Totn. I. L ifcri-

(1) Dione lib. <?o. pag. 677. dice, mnpotendo tollerare la (3) Giunìo nel libro intitolato de Picrura veterum alla

memoria di Caio Caligola comandarono che fojfero fufe tutte le
monete che avevano la di lui immagine .

(:) Della parola Cammeo e Niccolo vedi Aldovrandi
Mufeum Metailicum Ub. 4. pag.$\&- e Muf. Septal.cap, i<».

parola Calamide ec. (4) Plin. Hill. lib. 36. cap. y.

(5) Quelli preziofiffimi Monumenti fono prefentemento
in Campidoglio per la munificenza di Papa Clemente XIII.

(6) Montf. Supplem. Anti<j. voi. 3, pag. 16. « a?.
 
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