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corno, e perciò furon detti cornaci dagli antichi. Tutte queste
particolarità le conosciamo dalla scoperta ercolanense (i);
ma tornando al nostro monumento diciamo che il mede-
simo apparteneva a qualche distinto filosofo o poeta, che
molli erano nell'età degli Augusti a qual tempo appartiene
il marmo (2), sebbene la fatalità, 0 l'invidia degli uomini
non abbia permesso che sino a noi siano pervenute le loro
opere della mente, e nè manco il loro nome.
G. Spano
ANNOTAZIONI ALL' ISCRIZIONE DELLA COLONNA VOTIVA
AD ERCOLE,
E NOTIZIE DI ALTP.I SUOI MONUMENTI
Plaudendo alla dotta illustrazione che il eh. G. Henzen
diede intorno all' iscrizione delia colonna votiva ad Ercole,
che venne trovata in Serri (Bull. an. IV p. 81), dietro il
ripetuto calco che gli avevamo rimesso , ci sia lecito qui di
aggiungere qualche nostra osservazione. Innanzi tutto ci ha
colpito il vedere un' iscrizione sacra incisa in una colonna,
che ha il capitello e base quadrata, locchè crediamo che
alluda alla memoria delle colonne che Ercole piantò a Gades
(Cadice), termine de' suoi viaggi, credendo che fosse l'ul-
timo confine del mondo. Per questa ragione i suoi altari,
(1) Se ne sono trovati pure che all' orlo avevano delle flttuccie per alla'ciare
il volume d«po eh' era ripiegato.
(2) Nel Duomo vi sono altri due Sarcofagi che rappresentano nella facciata
figure togate parimenti col volume in mano. Erano dunque non rari pli an-
tichi sardi dedicati alle lettere, perchè queste opere crauo destinate espr.saa-
meute per loro.
corno, e perciò furon detti cornaci dagli antichi. Tutte queste
particolarità le conosciamo dalla scoperta ercolanense (i);
ma tornando al nostro monumento diciamo che il mede-
simo apparteneva a qualche distinto filosofo o poeta, che
molli erano nell'età degli Augusti a qual tempo appartiene
il marmo (2), sebbene la fatalità, 0 l'invidia degli uomini
non abbia permesso che sino a noi siano pervenute le loro
opere della mente, e nè manco il loro nome.
G. Spano
ANNOTAZIONI ALL' ISCRIZIONE DELLA COLONNA VOTIVA
AD ERCOLE,
E NOTIZIE DI ALTP.I SUOI MONUMENTI
Plaudendo alla dotta illustrazione che il eh. G. Henzen
diede intorno all' iscrizione delia colonna votiva ad Ercole,
che venne trovata in Serri (Bull. an. IV p. 81), dietro il
ripetuto calco che gli avevamo rimesso , ci sia lecito qui di
aggiungere qualche nostra osservazione. Innanzi tutto ci ha
colpito il vedere un' iscrizione sacra incisa in una colonna,
che ha il capitello e base quadrata, locchè crediamo che
alluda alla memoria delle colonne che Ercole piantò a Gades
(Cadice), termine de' suoi viaggi, credendo che fosse l'ul-
timo confine del mondo. Per questa ragione i suoi altari,
(1) Se ne sono trovati pure che all' orlo avevano delle flttuccie per alla'ciare
il volume d«po eh' era ripiegato.
(2) Nel Duomo vi sono altri due Sarcofagi che rappresentano nella facciata
figure togate parimenti col volume in mano. Erano dunque non rari pli an-
tichi sardi dedicati alle lettere, perchè queste opere crauo destinate espr.saa-
meute per loro.