Campane Minori presso gli Ebrei, e i Gentili» %
la, e di /lavello, formate a foggia di Caldaje 3 la di cui parte supe«
fiore è di una tenue convessità .
Moni' Angelo della Noce (i) ci descrive quella di Subjaco , fi a
dall'Era di S. Benedetto , di altezza quasi del suo Diametro .
Nel Museo Kircheriano , illustrato dal P« Bonanni , se ne vede una.
quadrata . Quelle della Chiesa di S* Giovanni di Capua , a differenza
della Nolana , rifusa nel Secolo xiv. , il di cui Labro ripiega qual-
che poco dalla Perpendicolare, quasi formando una Voluta , finiscono
a modo di Cilindro (2) , che è stata la forma più usata , e secondo
la quale soglion farsi, per lo più, le Campane di Vetro , ie pneumatiche »
ed anche le Vrinatorie Q) .
CAPO III-
Dtf//ff Campane minori , presso g// Ebrei, £ * Gentili .
Diversa è stata ancora la grandezza delle Campane . L'uso delle
#or* si trova nella più remota Antichità • Sappiamo dall' Esodo (4) ,
e dall' Ecclesiastico (5)5 che nel giro estremo della Veste > che il iVow-
Pontefice dovea sovraporre alla Tonaca di Z>wo , erano disposti
de' Campanelli ti oro , fra /Wz; Melogranatl di giacinto, di porpora,
e di cocco , affinchè da tutti se ne sentisse il j#o#<9 , ogni volta che
entrava 3 ed usciva dal Santuario (6) 5 e si eccitassero a un profondo rispet-
to i Leviti, ed.il Popolo. Anche Giuseppe Ebreo narra (7), che ima
Vestis omabatur Limbo , a quo Tlntinnabula aurea dependebant ; e in
altro luogo (8) • Desinebat in extremitatem Campanulae slmllem, que-
madmodum Tubae . S. Prospero dice , che erano cinquanta (9) • S- Gi-
rolamo crede, che fussero sessantadue (10) • S. Clemente Alessandrino
(1) Not.ad Chron.Cass. (z) Pacìaudi p.8.
(3) Gottlob. Triti. Seligmann. de Campa-
na Urinatoria . Llpslae 1677. 4.
(4) C. ixvin. n.Deorstim ad pedes Tuni-
che per circuitum , quasi Mala Punica fa-
cies ex hy acini ho , et pur pur a , et cocco bis
tìncto , mixtis in medio Tintinnabulis ; ita
■ut Tintinnabulum sit aureum , et Malxm Pu-
nicum , rursumque Tintìnnabulum aliud au-
reum , et Malum Punicum . Et C. xxxix. .
Tintinnabtila de auro purissimo , quae po-
luerunt inter hi do gran sita , in extrema par-
te Tunicae per gyrum, Tintìnnabulum au-
reum , et Malum Punicum , qaibus ornatus
incedebat Pontifex , quando Ministerio fun-
lebatur , sicut praeceperat Dominus Moysi.
(?) C. xlv. v. io. Cinxit illum -Tintili--
nabulis aureis plurimi! in gyro , dare soni-
tum in incessti suo.
(6) V. Em. Trid. Y.urschner de Tintinna-
bulis in Vestitu Aaronis . Stutgaird. ijif. 4.
Jo. B>rannium de Vestitu Sacerdotum Hae-
braeot'um . Amst. 1680. i<5c?S. et 1701. 4.
Job. Prideaux de Vestibus Aaronis. post eius
Lect. Theol. p. iz. Oxonii 1640. fol. et in
ejus Opp. Tiguri 167 z. 4.p. 335'. Ber». Dav.
Carpzovium de- Pontificarla Haebraeorum
Vestitu sacro . Jenae ióff.^i et in ejus Diss,
Acad. Lips. 1696. 4. p. 1658. Job. Olderman-
nunt de vestibus Byssinis Pont. Max. Helmst.
1717. 4. Vidac. del Castillo , et Artiga de
ornatu , et vestibus Aaronis . Lugd.ióyj'.foL
(7) L. 5. c.S. (8) L. cu.
(9) Lib. de Pronùss. et Praedict. Dei
P. 1. Cv J.
(10) Epist. ad Fàbìol. de Vest. Sacerd,
A 2
la, e di /lavello, formate a foggia di Caldaje 3 la di cui parte supe«
fiore è di una tenue convessità .
Moni' Angelo della Noce (i) ci descrive quella di Subjaco , fi a
dall'Era di S. Benedetto , di altezza quasi del suo Diametro .
Nel Museo Kircheriano , illustrato dal P« Bonanni , se ne vede una.
quadrata . Quelle della Chiesa di S* Giovanni di Capua , a differenza
della Nolana , rifusa nel Secolo xiv. , il di cui Labro ripiega qual-
che poco dalla Perpendicolare, quasi formando una Voluta , finiscono
a modo di Cilindro (2) , che è stata la forma più usata , e secondo
la quale soglion farsi, per lo più, le Campane di Vetro , ie pneumatiche »
ed anche le Vrinatorie Q) .
CAPO III-
Dtf//ff Campane minori , presso g// Ebrei, £ * Gentili .
Diversa è stata ancora la grandezza delle Campane . L'uso delle
#or* si trova nella più remota Antichità • Sappiamo dall' Esodo (4) ,
e dall' Ecclesiastico (5)5 che nel giro estremo della Veste > che il iVow-
Pontefice dovea sovraporre alla Tonaca di Z>wo , erano disposti
de' Campanelli ti oro , fra /Wz; Melogranatl di giacinto, di porpora,
e di cocco , affinchè da tutti se ne sentisse il j#o#<9 , ogni volta che
entrava 3 ed usciva dal Santuario (6) 5 e si eccitassero a un profondo rispet-
to i Leviti, ed.il Popolo. Anche Giuseppe Ebreo narra (7), che ima
Vestis omabatur Limbo , a quo Tlntinnabula aurea dependebant ; e in
altro luogo (8) • Desinebat in extremitatem Campanulae slmllem, que-
madmodum Tubae . S. Prospero dice , che erano cinquanta (9) • S- Gi-
rolamo crede, che fussero sessantadue (10) • S. Clemente Alessandrino
(1) Not.ad Chron.Cass. (z) Pacìaudi p.8.
(3) Gottlob. Triti. Seligmann. de Campa-
na Urinatoria . Llpslae 1677. 4.
(4) C. ixvin. n.Deorstim ad pedes Tuni-
che per circuitum , quasi Mala Punica fa-
cies ex hy acini ho , et pur pur a , et cocco bis
tìncto , mixtis in medio Tintinnabulis ; ita
■ut Tintinnabulum sit aureum , et Malxm Pu-
nicum , rursumque Tintìnnabulum aliud au-
reum , et Malum Punicum . Et C. xxxix. .
Tintinnabtila de auro purissimo , quae po-
luerunt inter hi do gran sita , in extrema par-
te Tunicae per gyrum, Tintìnnabulum au-
reum , et Malum Punicum , qaibus ornatus
incedebat Pontifex , quando Ministerio fun-
lebatur , sicut praeceperat Dominus Moysi.
(?) C. xlv. v. io. Cinxit illum -Tintili--
nabulis aureis plurimi! in gyro , dare soni-
tum in incessti suo.
(6) V. Em. Trid. Y.urschner de Tintinna-
bulis in Vestitu Aaronis . Stutgaird. ijif. 4.
Jo. B>rannium de Vestitu Sacerdotum Hae-
braeot'um . Amst. 1680. i<5c?S. et 1701. 4.
Job. Prideaux de Vestibus Aaronis. post eius
Lect. Theol. p. iz. Oxonii 1640. fol. et in
ejus Opp. Tiguri 167 z. 4.p. 335'. Ber». Dav.
Carpzovium de- Pontificarla Haebraeorum
Vestitu sacro . Jenae ióff.^i et in ejus Diss,
Acad. Lips. 1696. 4. p. 1658. Job. Olderman-
nunt de vestibus Byssinis Pont. Max. Helmst.
1717. 4. Vidac. del Castillo , et Artiga de
ornatu , et vestibus Aaronis . Lugd.ióyj'.foL
(7) L. 5. c.S. (8) L. cu.
(9) Lib. de Pronùss. et Praedict. Dei
P. 1. Cv J.
(10) Epist. ad Fàbìol. de Vest. Sacerd,
A 2