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Cancellieri, Francesco
Il mercato, il lago dell'acqua vergine ed il Palazzo Panfiliano nel Circo Agonale detto volgarmente Piazza navona: descritti ... con un appendice di 32 documenti — Rom, 1811

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https://doi.org/10.11588/diglit.6870#0021
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PARTE PRIMA
DE1 MERCATI DI ROMA

$.1. Antichità de' Mercati'•; Perchè detti Nundinael Lettere Nu/idinali ne'Calendari . Illustrazione
di un Passo oscuro di S. Zenone. Vene prescritte anticamente ai Debitori . Vso in Rimini, e in Monte-
fiascone di far battere ai Falliti le Natiche sopra di una Pietra , dicendo tre volte , Cedo a' miei Beni ,

0 Pagatevi Creditori . Scrittori sopra le N'indine . Mercati tenuti ogni sette giorni , clmmatiiSabba-
tini . Trasferiti in Lione ad altro giorno, per impegno degli Ebrei . Eseguiti nelle Domeniche, ad
onta de'divieti de' Concilj , e delle Leggi Imperiali . Nelle Feste de' Santi, e detti però Fiere , dalle
Ferie ■ Siltqttaticttm, SiliquHriits , Si liquatarius J e Siliqua cosa fussero ? Quali fussero {Custodi, e

1 Cancellieri delle Fiere della Sciampagna Consoli de' Mercati . Emolumenti ricavati da essi. Privi-
legio di tenerli, accordato sl Monasteri . Se il diritto d'instituire i Mercati , e le Fiere sia di
-Regalia maggiore de Sovrani, o sia permesso anche ai Signori Territoriali ì

A.

utvne

.ntichissima è certamente V Instituùone de' Mercati , essendo sempre stata necessària ìa CiréoU-
de' Prodotti della Terra , e della umana Industria , da cambiarsi con i diversi Metalli , a comu-
ne sostentamento . Furono perciò introdotte le Nundine ne' Giorni destinati al Concorso del Popolo
nelle Città., e fuori di esse , per esporre in vendita le Merci di tutte le sorti . Ebbero questo nome ,
perche , come ci dicono Dionigi d'Alicarnasso (i) , ed Ovidio (2) , quasi Novendinae , erano stabilite
per ogni nono giorno .

Ognuno inoltre era instruitoin questi stessi giorni , che eran detti anche Nonesimi , e Novendia-
les , di tutto ciò , che dovea osservarsi dal giorno delle Nundine , sino a quello delle seguenti. E per
render più noti, senza timore di Equivoco , ì Giorni delle Nundine , ì Romani introdussero ne' Calen-
dari alcune Lettere , dette Nundinales , a foggia delle Domenicali nel Calendario Ecclesiastico . Que-
ste sono le Lettere Alfabetiche , segnate nella Colonna del Calendario Antico Romano , come , con l'au-
torità di Cicerone (3) , e di Macrobio (4), ha dimostrato il dottissimo Monsig Bianchini (?) , contro
lo Scaligero, ed Ericio Pateano, che stimarono le Lettere Nundinali,essete state otto soltanto,dall'A all'H.

Sebben questi Giorni eran sul principio nel numero de' Nefasti, anch'essi con una Legge furon
dipoi dichiarati Dies Pasti , affinchè le Persone del P^seje non restassero impedite ne' loro Lavori , e po-
tessero nello stesso tempo agire pe' loro Affari di Compra , e di Vendita , e trattare eziandìo delle loro
Controversie , e delle loro Cause , da decidersi dal Pretore . Poiché altrimenti sarebbero stati costretti
di venire in Città , anche ne' Giorni usuali di Giudizio .

I celebri Fratelli Ballerini, per illustrare il passo oscuro di S. Zenone , in cui scrisse (6) , Huma-
na sentienti , nundinari deterius est, quampuniri , vi apposero la seguente Nota erudita , nella quale ,
con due altri Testi dello stesso S. Vescovo , fecero vedere , che il nundinari non volea dir altro in qtiel
luogo , che aliqua Nota confundi , seu diffamari , soggiugnendo . Quae significati0 indeprofecta vide-
tur , quod Nundinaruin Dies a Romanis fuissent instituti , «e Rustici convenirent, non tam mercan-
di, et vendendi grafia , qiiam accusandi, ( Lege enim Hortensia Nundinarum (7) Dies ob Rusticorum
commodum ex Nefastis fatti sunt Fasti, Macrobio teste , L:I. Saturn. p. o. ) si quid criminosae quae-
stionis in aliquemhaberent, quam aliis diebus ipsì aliis curis distenti movere , et prosequi non facile
possent. Quod Quaestionum genus quanta cum Reorum ignominia ob Nundinarum frequentiam »ge~

(1) Nundinae Romani!, nono quoque die celebrata! , Incptiis . Rost. i5'2, 4 . Clir. l.jseri Disp. de Juf<5
qmndó ad Vrbem Vlehs agresti! confluens, rcs Vena.Us NUndìnarum . V'it.iS^. Er»«ti Creali! Diss. de Aui>-
cemnmtabat. L.vn, 463. V.Pitiscitm in Lexico 11. 6<,9. dhiis . Alt. i«8, 4. Ahasv. Frìstcbli Disi, àtgregali

(2) Fastor. Lib. [ v.ft. (3) ad Fratr. L. i Ep. 12. Kunàhiarum Jure . 1660. Ext. in e|U5u. .-,yllo£e
(4) Satum. L. 1 c. 16. (■;) de Kal. et Cycl. c.2, p.8. rarior. Tract. Juris publici , et privati 314 , et 111 qns
(«) Tract. xxiir, L.11, 21=;. bpf. T.l P.nl , .1. 23. H«.r. Par. Uabcrkon, de fc.
(7) Da chi avesse vaghezza di esser meglio istruito dùiìs . Giessae 1670. Jo. Chftù f !,"sp- lif

«\questo argomento , potranno consultarsi Ant. Clock WnAihai'm Jure . Alt. 1682, 4- j°- W^.W
^lsP.Jurtd. de Numlmis, earumque Privilceiis. Marb. Disp. de NundUih . Frf. i<SH5- Chr. Ilo"- tUu
l0*l: EV*>1 Vutean! de Nundinh Romanis Liher . Lo- yi Dtssert. de Jure NUndwdfW HeOuomadal

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