Memoria inedite del Tremuoto
veniente Plinio Lib. V. Cap. 9. In XII. Cuhltis famem
sentit ; in XIII ctiamnum esurit ; XIV Cubita hilari-
tem afferunt ; XV fertilitatem ; XVI delicias . Quindi è,
che Io Scrittore , per denotare l'abbondanza , che dal
quintodecimo Cubito di Crescenza ne cava 1' Egitto , es-
presse V ultimo Putto , cioè il pili alto di tutti , nella
Sommità della Cornucopia , che dal bel mezzo de' frutti
uscendo dal Pettignone in su eretto appare . Intorno
poi al gran Piano , o Zoccolo , ove sta colca questa Sta-
tua , è gran diletto il vedervi scolpite in Bassorilievo
varie Erbe , che il Nilo produce , fra le quali in piti
luoghi distinguesi il Fiore del Loto (1) . Vi si veggono,
oltre l'Vccello Ibide (2) , espresso in varj luoghi , an-
cora molte , ed atroci pugne fra '1 Coccodrillo,e \'Ippo-
potamo (?) , ambedue Animali di questo Fiume, scorgen-
dosi però sempre il Coccodrillo andarvi al di sotto , e
restarne perditore . Vi sono ancora scolpite le Barche,
entro a cui son quelli, che preparano insidie al Cocco-
drillo con alcuni Ami, che nell'Acqua si gettano , onde
«jncgli ingannato , ne resta preso. Inoltre si veggono
ancora molte Vacche , a pascere per le amene , e deli-
ziose Rive dello stesso Fiume .
Num. VII. p. 41.1.24. Se una falsa prevenzione fece
travedere pili ci' uno , a cui parve , che I' Obelisco ,
eretto nel Foro Agonale , tremasse , e minacciasse di
cadere, poco dopo la sua erezione ; nel 1703. fu visto
veramente ondeggiati da Francesco Valeste , la di cui
lestimonhnza è superiore ad ogni eccezione . Egli
dunque ci ha conservate queste interessanti Memorie
«li tutto quello , che accadde ai 9. di Febbraio di quell'
/\nno, che,essendo state nascoste per più d' un Secolo,
voglio aver io il merito di pubblicarle . Venerdì 2.
Feb- 1703 , Festività della Purificazione , si tenne Cap-
pella Pontificia nel Palazzo Vaticano per la distribuzio-
ne delle Candele (-;), a cui assistè S.B., et alle bore 18, e
mi quarto , mentre S. S. recitava le Preci , e stava profe-
ti) Pianta Egiziana, una specie della quale chia-
masi Antmoìa da Antinoo . S'incbelm. St. dell' Arte
JI , 385 (2) Cuvier Memoire sur l'Ibis, dans les
Annales du Museum d' Histoire Naturelle. T. IV ,
116. L. C. Sayypiy Histoire Naturelle, et Mytologi-
que de Ylbis . Paris 1 8o5. 8. Jomard Notice de VIbis ,
dans le Magasin Eàcyol. de M. Millin . Fevrier i8o(5,
240 Buonarroti Medaglioni 42S. (5) Il Popolo Rom.
assai si dilettò nel vederlo la prima volta né!T Edi-
lità di M.Scauro, al tempo di Cicerone , come si ha
da Plinio L. Vili. C. 26. il quale scrive . Primus eum
{ cioè /' Ippopotamo ) , et quinque Crocodilo- , Roma»
Aedilitatis suae Ludis M. Scaurus temporario Eùripò
estendit ; come confermasi ancora da Ammiano Mar-
cellino L. 22. Si compiacque ancora di rivederlo , co-
me Animale assai rare , ne'Giuochi Secolari , celebrati
"ell'An. 248 dall'Imperador M. Giulio Filippo, come
Sl osserva nelle Medaglie, e in quelle di Otacilia sua
doglie,e si esprime da Capitolino nella Vita di Goidia-
"0 III. ove dice , Hyppopotamus, et Rhinoccrotes naif. ,
Arcoieontcs X, Onagri XX , et celerà huìusmodi Air ni ù\i
■■"inumerà , et diversa , quae omnia Philipp»! Ludis Sae-
CMar>l>usvel occidit , vel ded<t . V. Christ. Gotllieh Sch-
dc "mpore Ludorum Saccular imi, sub Phi-
l'PP'S Augusti; celebratorum . Altorf. 172?. 4- Lettere.
del Canonico Bertoli nel T.l. della N.R. Calo^g. Ma ,.
lorse piu di ogni altra cosa.avrà fatto meravìglia di ve^
dere in una di questc FcsUt Stefanione Nobile Romano,
rammentato da Plinio > che d3nzà da Fancit(Uo in gnfl
de' Gimclìi Secolari , e in „„ altro vi bal]ò rfccrf/„-/0 ,
in compagnia di altri Vecchi. Qual pompa poi si faces=-
■del llintHsrontt , il piìi granJe fra tutti gli Animai, ,
del 1703, f delio spavento arrecato i6t
rendo le parole , ut nulli» nos permittas perturbat ioni-
bus concuti, vennero tre Scosse di Terremoto (') cosi
gagliardo, che atterriti quelli , che assistevano alla Cap-
pella , sene fuggirono spaventati . S.S.posato sul Faldis-
torio il Libretto , si pose con le braccia piegate a pregare
S. D. M. a sospendere li suoi Flagelli , e cessato il Crollo
della Terra , prosegui le sue Orazioni . Io Scrittore delle
presenti Memorie, mi ritrovavo nella Piana Navona ,
dove viddi I' ultima Fontana , che è posta verso la
Piazza dell' Apollinare , mossa dal Terremoto , che ve-
niva à^Oriente,; piegarsi, e versare dalla parte op-
posta della Conca con furia grande V Acqua , e con
impeto tale, che passava il Ricettacolo delle Acque , che
gli soggiace , recando non paco horrore 1' ondeggiare ,
che si vedea , del Campanile di S. Agostino , di tutte
le Fabbriche , e della Guglia della detta Piazta Navona.
Lo stesso fatto memorando fu registrato in quest'altro
modo nelle Istruzioni per li Monsig.Maestri di Camera,
raccolte da Monsignor Tommaso Ruffo . Ai 14 di Gen-
naio noi, prima delle 2 ore di notte , s'intese con univer-
sale spavento,una terribile Scossa di Terremoto . Replicò
molte volte in quel Mese , e precisamente il di 16, c7;e
N.S. si portò alla Scala S1 con Sordini alle Trombe delle
Compagnie , Bandiere , ed Armi rivoltate , come si co-
stuma ne' gran Corucci. Si fecero moltissime divozioni,
e si osservò Roma tutta mutata . Ai due Febbraio del
medesimo Anno tenne N. S. Cappella nel giorno della Pu-
rificazione . Al fine di essa , nel tempo , che si dicevan»
le Litanie, stabilite dopò il Terremoto, e quando per
l'appunto diceva S.B. Sanctus Deus , si udirono dui forti
Scosse di Terremoto , che durarono un buon Miserare •
Subito N. S. si rimise in ginocchio senza dir altro . Tut-
ti gridarono con flebili voci misericordia, misericordia ,
facendo quegli atti , che possono farsi in simili ca-
si , ne' quali credesi dover restar preda de' Sassi . Pof-
ch'e la Volta della Sistina dava segni evidenti di aprirsi .
dopo P Elefante , può vedersi nella Risposta del Marche-
se Maffei sopra il Rinoceronte,veduto in Venezia nel 17^ j
Opusc. Calog. LXV , 329 , e che poi fece mostra di sé
nel!' Anfiteatro di Verona , ove , entro uno Steccato ,
formato a bella posta , vi spacciava liberamente . V.
Bulengerus de Venatione Circi , et Amphiteatri . Pa-
ris . 1^98. Le Rbinoceros Poeme en Prose Paris.r7?o.8.
H' assai curioso ciò, che scrive Mons.Pjo/,, Giovio nel-
le Imprese . Ven. J■>?5 , 32. Fecesi la forma del Rinoce-
ronte in bellissimi Ricami , che servivano anchor per
Coperta di Cavalli Barbari , i quaii corrono in Roma ,
et altrove il Premio del Pallio , con un Motto di so^
pra in Lingua Spa?nuola,non buelvo , sin vincer,non tor-
no indietro senza vittoria, secondo quel verso,che dice,
Rbinoceros nunquam victus ab Hoste redit .
H) v- 'e mie Cappelle delie Feste fisse 14^.
.(i) Lucantonio Cracas Racconto istorico de' Terre-
moti sentiti in Roma, ed in pane dello Stato Ec-
clesiastico, ed in altri luoghi la sera dei 14 Gflfs
n,ajQ, e la mattina de'2 Febbraio dell' anno 1703,
nel quale si narrano i danni fatti dal medesimo , le
Sacre Missioni , il Giubileo , le Processioni . Roma
1704. Veridica , e distinta relazione , ovvero Diario
de'Danni fatti dal Terremoto deili i-f Gcniiajo 1703.
con un esattissimo Ragguaglio di tutte le Sacre Fun-
zioni, et Opere Pie fatte in questo tempo dalla 3. di
N. 3. P. Clemente XI , e da tutto .1 Popolo , _ con la,
notizia della Processione , Penitenze , Missioni , Giu-
bilei , et altro , fatto nel corso di cinque Settima-
ne . Roma nella Stamperia Buagni 1703. 4. Dell'or-
ribil Terremoto , che spaventò Roma , accaduto li 1^.
Gennaro, replicato li 2 di Febraro J'aniiO (703. V,
veniente Plinio Lib. V. Cap. 9. In XII. Cuhltis famem
sentit ; in XIII ctiamnum esurit ; XIV Cubita hilari-
tem afferunt ; XV fertilitatem ; XVI delicias . Quindi è,
che Io Scrittore , per denotare l'abbondanza , che dal
quintodecimo Cubito di Crescenza ne cava 1' Egitto , es-
presse V ultimo Putto , cioè il pili alto di tutti , nella
Sommità della Cornucopia , che dal bel mezzo de' frutti
uscendo dal Pettignone in su eretto appare . Intorno
poi al gran Piano , o Zoccolo , ove sta colca questa Sta-
tua , è gran diletto il vedervi scolpite in Bassorilievo
varie Erbe , che il Nilo produce , fra le quali in piti
luoghi distinguesi il Fiore del Loto (1) . Vi si veggono,
oltre l'Vccello Ibide (2) , espresso in varj luoghi , an-
cora molte , ed atroci pugne fra '1 Coccodrillo,e \'Ippo-
potamo (?) , ambedue Animali di questo Fiume, scorgen-
dosi però sempre il Coccodrillo andarvi al di sotto , e
restarne perditore . Vi sono ancora scolpite le Barche,
entro a cui son quelli, che preparano insidie al Cocco-
drillo con alcuni Ami, che nell'Acqua si gettano , onde
«jncgli ingannato , ne resta preso. Inoltre si veggono
ancora molte Vacche , a pascere per le amene , e deli-
ziose Rive dello stesso Fiume .
Num. VII. p. 41.1.24. Se una falsa prevenzione fece
travedere pili ci' uno , a cui parve , che I' Obelisco ,
eretto nel Foro Agonale , tremasse , e minacciasse di
cadere, poco dopo la sua erezione ; nel 1703. fu visto
veramente ondeggiati da Francesco Valeste , la di cui
lestimonhnza è superiore ad ogni eccezione . Egli
dunque ci ha conservate queste interessanti Memorie
«li tutto quello , che accadde ai 9. di Febbraio di quell'
/\nno, che,essendo state nascoste per più d' un Secolo,
voglio aver io il merito di pubblicarle . Venerdì 2.
Feb- 1703 , Festività della Purificazione , si tenne Cap-
pella Pontificia nel Palazzo Vaticano per la distribuzio-
ne delle Candele (-;), a cui assistè S.B., et alle bore 18, e
mi quarto , mentre S. S. recitava le Preci , e stava profe-
ti) Pianta Egiziana, una specie della quale chia-
masi Antmoìa da Antinoo . S'incbelm. St. dell' Arte
JI , 385 (2) Cuvier Memoire sur l'Ibis, dans les
Annales du Museum d' Histoire Naturelle. T. IV ,
116. L. C. Sayypiy Histoire Naturelle, et Mytologi-
que de Ylbis . Paris 1 8o5. 8. Jomard Notice de VIbis ,
dans le Magasin Eàcyol. de M. Millin . Fevrier i8o(5,
240 Buonarroti Medaglioni 42S. (5) Il Popolo Rom.
assai si dilettò nel vederlo la prima volta né!T Edi-
lità di M.Scauro, al tempo di Cicerone , come si ha
da Plinio L. Vili. C. 26. il quale scrive . Primus eum
{ cioè /' Ippopotamo ) , et quinque Crocodilo- , Roma»
Aedilitatis suae Ludis M. Scaurus temporario Eùripò
estendit ; come confermasi ancora da Ammiano Mar-
cellino L. 22. Si compiacque ancora di rivederlo , co-
me Animale assai rare , ne'Giuochi Secolari , celebrati
"ell'An. 248 dall'Imperador M. Giulio Filippo, come
Sl osserva nelle Medaglie, e in quelle di Otacilia sua
doglie,e si esprime da Capitolino nella Vita di Goidia-
"0 III. ove dice , Hyppopotamus, et Rhinoccrotes naif. ,
Arcoieontcs X, Onagri XX , et celerà huìusmodi Air ni ù\i
■■"inumerà , et diversa , quae omnia Philipp»! Ludis Sae-
CMar>l>usvel occidit , vel ded<t . V. Christ. Gotllieh Sch-
dc "mpore Ludorum Saccular imi, sub Phi-
l'PP'S Augusti; celebratorum . Altorf. 172?. 4- Lettere.
del Canonico Bertoli nel T.l. della N.R. Calo^g. Ma ,.
lorse piu di ogni altra cosa.avrà fatto meravìglia di ve^
dere in una di questc FcsUt Stefanione Nobile Romano,
rammentato da Plinio > che d3nzà da Fancit(Uo in gnfl
de' Gimclìi Secolari , e in „„ altro vi bal]ò rfccrf/„-/0 ,
in compagnia di altri Vecchi. Qual pompa poi si faces=-
■del llintHsrontt , il piìi granJe fra tutti gli Animai, ,
del 1703, f delio spavento arrecato i6t
rendo le parole , ut nulli» nos permittas perturbat ioni-
bus concuti, vennero tre Scosse di Terremoto (') cosi
gagliardo, che atterriti quelli , che assistevano alla Cap-
pella , sene fuggirono spaventati . S.S.posato sul Faldis-
torio il Libretto , si pose con le braccia piegate a pregare
S. D. M. a sospendere li suoi Flagelli , e cessato il Crollo
della Terra , prosegui le sue Orazioni . Io Scrittore delle
presenti Memorie, mi ritrovavo nella Piana Navona ,
dove viddi I' ultima Fontana , che è posta verso la
Piazza dell' Apollinare , mossa dal Terremoto , che ve-
niva à^Oriente,; piegarsi, e versare dalla parte op-
posta della Conca con furia grande V Acqua , e con
impeto tale, che passava il Ricettacolo delle Acque , che
gli soggiace , recando non paco horrore 1' ondeggiare ,
che si vedea , del Campanile di S. Agostino , di tutte
le Fabbriche , e della Guglia della detta Piazta Navona.
Lo stesso fatto memorando fu registrato in quest'altro
modo nelle Istruzioni per li Monsig.Maestri di Camera,
raccolte da Monsignor Tommaso Ruffo . Ai 14 di Gen-
naio noi, prima delle 2 ore di notte , s'intese con univer-
sale spavento,una terribile Scossa di Terremoto . Replicò
molte volte in quel Mese , e precisamente il di 16, c7;e
N.S. si portò alla Scala S1 con Sordini alle Trombe delle
Compagnie , Bandiere , ed Armi rivoltate , come si co-
stuma ne' gran Corucci. Si fecero moltissime divozioni,
e si osservò Roma tutta mutata . Ai due Febbraio del
medesimo Anno tenne N. S. Cappella nel giorno della Pu-
rificazione . Al fine di essa , nel tempo , che si dicevan»
le Litanie, stabilite dopò il Terremoto, e quando per
l'appunto diceva S.B. Sanctus Deus , si udirono dui forti
Scosse di Terremoto , che durarono un buon Miserare •
Subito N. S. si rimise in ginocchio senza dir altro . Tut-
ti gridarono con flebili voci misericordia, misericordia ,
facendo quegli atti , che possono farsi in simili ca-
si , ne' quali credesi dover restar preda de' Sassi . Pof-
ch'e la Volta della Sistina dava segni evidenti di aprirsi .
dopo P Elefante , può vedersi nella Risposta del Marche-
se Maffei sopra il Rinoceronte,veduto in Venezia nel 17^ j
Opusc. Calog. LXV , 329 , e che poi fece mostra di sé
nel!' Anfiteatro di Verona , ove , entro uno Steccato ,
formato a bella posta , vi spacciava liberamente . V.
Bulengerus de Venatione Circi , et Amphiteatri . Pa-
ris . 1^98. Le Rbinoceros Poeme en Prose Paris.r7?o.8.
H' assai curioso ciò, che scrive Mons.Pjo/,, Giovio nel-
le Imprese . Ven. J■>?5 , 32. Fecesi la forma del Rinoce-
ronte in bellissimi Ricami , che servivano anchor per
Coperta di Cavalli Barbari , i quaii corrono in Roma ,
et altrove il Premio del Pallio , con un Motto di so^
pra in Lingua Spa?nuola,non buelvo , sin vincer,non tor-
no indietro senza vittoria, secondo quel verso,che dice,
Rbinoceros nunquam victus ab Hoste redit .
H) v- 'e mie Cappelle delie Feste fisse 14^.
.(i) Lucantonio Cracas Racconto istorico de' Terre-
moti sentiti in Roma, ed in pane dello Stato Ec-
clesiastico, ed in altri luoghi la sera dei 14 Gflfs
n,ajQ, e la mattina de'2 Febbraio dell' anno 1703,
nel quale si narrano i danni fatti dal medesimo , le
Sacre Missioni , il Giubileo , le Processioni . Roma
1704. Veridica , e distinta relazione , ovvero Diario
de'Danni fatti dal Terremoto deili i-f Gcniiajo 1703.
con un esattissimo Ragguaglio di tutte le Sacre Fun-
zioni, et Opere Pie fatte in questo tempo dalla 3. di
N. 3. P. Clemente XI , e da tutto .1 Popolo , _ con la,
notizia della Processione , Penitenze , Missioni , Giu-
bilei , et altro , fatto nel corso di cinque Settima-
ne . Roma nella Stamperia Buagni 1703. 4. Dell'or-
ribil Terremoto , che spaventò Roma , accaduto li 1^.
Gennaro, replicato li 2 di Febraro J'aniiO (703. V,