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Canina, Luigi
Gli edifizj di Roma antica: cogniti per alcune importanti reliquie descritti e dimostrati nell'intera loro architettura (Volume 1): Testo: mure et porte, tempi, fori, basiliche e portici — Roma: dai tipi dello stesso Canina, 1848

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https://doi.org/10.11588/diglit.55430#0016

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EDIFIZJ DI ROMA ANTICA
Tempio di Cerere e Proserpina, del quale esistono diverse colonne corintie entro la chiesa di S. Maria
in Cosmedin, ove corrispondeva il principale ingresso del circo Massimo.
Tempio di Marte esistente nel Campo Marzio.
Tempio del Sole elevato sulla parte occidentale del colle Quirinale al di sopra di una grandissima
scala coperta, e con il doppio portico che corrispondeva verso oriente a lato del prospetto principale.
Tempio di Venere e Roma edificato da Adriano tra il foro Romano e l’anfiteatro Flavio, ove riman-
gono diverse importanti reliquie spogliate però da ogni ornamento.
Tempio di Giove Capitolino rappresentato nella diversa sua architettura, quale si deduce dagli
scrittori antichi, e dalle effigie espresse nei bassirilievi e nelle medaglie.
Tempio rotondo, denominato volgarmente di Vesta, che esiste in gran parte conservato in vicinanza
del Tevere.
Tempio rotondo creduto essere quello di Ercole denominato Custode del circo Flaminio, del quale
esistono diverse colonne corintie nel monastero di S. Niccola ai Cesarmi.
Tempio di Romulo esistente lungo la via Sacra, e ridotto a servire di vestibolo alla chiesa dei
SS. Cosma e Damiano.
Panteon di Agrippa rappresentato in tutta la gran struttura con molte Tavole.
Edilìzio denominato volgarmente le Gallucce e creduto essere il tempio di Minerva Medica che esi-
ste vicino alla porta Maggiore.
Tempio rotondo esistente in gran parte conservato lungo la via Prenestina.
Altro tempio rotondo esistente pure in gran parte conservato col suo portico lungo la via Appia e
vicino al circo denominato volgarmente di Caracalla.
Tempio detto delle Camene esistente vicino allo stesso circo di Caracalla.
Tempio denominato volgarmente del Dio Redicolo esistente nello stesso luogo.
CLASSE TERZA
FORI
Foro Romano rappresentato in tutte le sue parti con grandissimi disegni ed in modo chiaro e su-
periore a quanto si è fin’ora pubblicato su tale importantissima parte di Roma antica, dimostrandone le
principali variazioni a cui andò soggetto per le aggiunzioni successivamente fatte e le varie edificazioni
delle fabbriche disposte nel suo d’intorno. Oltre alla esposizione parziale dello stesso foro Romano si
aggiungono tutte quelle nozioni che sono necessarie per dimostrare la corrispondenza degli altri fori
successivamente edificati nella parte orientale.
Foro di Cesare col tempio di Venere Genitrice, aggiunto al foro Romano nella parte che corri-
spondeva verso il Quirinale, ove nel decimoquinto secolo si scuoprirono grandi avanzi del tempio, ed ove
rimangono tuttora diverse opere inarcate che costituivano il portico di cinta edificato in forma di atrio
intorno al medesimo tempio.
Foro di Augusto col tempio di Marte Ultore, aggiunto di seguito al foro Romano verso la stessa
parte, ed ove si ammirano imponenti rovine, sì del tempio sì della cinta curvilinea, nel luogo denomi-
nato l’arco dei Pantani.
Foro Transitorio, con i tempj di Pallade e di Giano, aggiunto da Domiziano parimenti al foro Ro-
mano verso la stessa parte, e nel luogo in cui rimanevano sino nel decimosesto secolo grandi avanzi del
tempio di Pallade, ove si scuoprirono in allora altri resti di quello di Giano, ed ove ora sussiste un pic-
colo tratto della cinta adornata con colonne corintie che cingeva il foro.
 
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