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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Bearb.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0095
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cellini. 6r
che 1' erano così ben pagate; ed io gli sog-
giunsi che io gli profetavo bene , che a me
ricucirebbe benissimo il far delle sua , e
che a lui non mai riescirebbe il fare di
quelle sorte bordellerie . Così partendomi
adirato, gli dissi , che presto gliene farei
vedere. Quelli, che erano alla presenza ,
gli dettono a viva voce il torto, tenendo lui
in concetto di villano , com' egli era , e me
in concetto d' uomo, siccome io avevo mo-
stro .
Il dì seguente andai a ringraziare Ma-
donna Porzia ; le dissi , che Sua Signoria
aveva fatto il contrario di quello eh' ella
disse: che volendo io fare che il Diavolo
se ne ridesse, ella di nuovo l'aveva fatto
rinnegare Iddio . Piacevolmente 1' uno e
l'altro ridemmo; e mi dette da fare altre
opere belle e buone . In questo mezzo io
cercai per mezzo d' un discepolo di Raffael-
lo da Urbino , che il Vescovo Salamanca
mi desse da fare un vaso grande da acqua,
chiamato un' acquereccia, che per uso del-
le credenze, sopra vi si tengono per or-
namento : e volendo il detto Vescovo farne
dua di ugual grandezza, uno ne dette a
fare al detto Lucagnolo, e uno ne ebbi
da fare io; e per la modanatura delti detti
vasi ci dette il disegno quel detto Gio.

cabolario dall' Alberti, in senso di inezia o bagatella
sull autorità del Celimi in questo luogo.
 
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