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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Bearb.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0163
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CELLINI. 12,
niacevolissimamente mi disse : Benvenuto
mio, io ti voglio quanto bene io ho, e
quando sarà tempo che a Dio piaccia , io
te Io mostrerò ; volesse iddìo che tu gli
avessi ammazzati que due ribaldi , che uno
è causa di sì gran male, e l'altro talvolta
è per essere causa di peggio. Così mi disse,
che s' io fussi domandato, ch'io non di-
cessi, che e fussi quivi da me quando io
detti fuoco a tale artiglieria; e del restante
eh io non dubitassi. I rumori furono gran-
dissimi, e la cosa durò un gran pezzo. In
questo io non mi voglio allungar più. Io
mi attendevo a tirare le mie artiglierie, e
con esse facevo ognidì qualcosa notabile ;
di modo che io ave o acquistato un cre-
dito e una grazia col Papa inestimabile .
Non passava mai giorno, eh io non ammaz-
zassi qualcuno de' nemici di fuora. Un
giorno fra gli altri, il Papa passeggiava pel
mastio ritondo e vedeva in Prati un Co-
lonnello spagnuolo , il quale egli conosceva
per alcuni contrassegni , atteso che questo
era stato già al suo servizio : inmentre
che lo guardava, ragionava di lui. Io (che
ero di sopra all'Angiolo e non sapevo nulla
di questo, ma vedevo un uomo che stava
là a fare acconciare trincee con una zaga-
§lietta (i) in mano, vestito tutto di rosato)
isegnando quello ch'io potessi fare contro

(i) Zagaglia è una specie di asta.
Benv. Celimi Vol. X 9
 
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