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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0373
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COLINI, ^9
mia italiani , e maggiormente di quelle per-
sone ch' io conoscevo , che mi avrebboa
saputo aiutare . Costui seppe tanto pregar-
mi, ch'io fui contento di menarlo meco
nel modo ch' egli aveva detto . Ascanio tro-
vandosi ancor egli alla presenza di questo
ragionamento , disse mezzo piangendo: di-
poi che voi mi ripigliasti, io dissi di vo-
lere stare con voi a vita, e così ho animo
di fare. Io dissi al detto, ch'io non lo
volevo per modo nessuno . Il povero gio-
vanotto si metteva in ordine per venirmi
dietro a piede. Veduto fatto una tal reso-
luzione, preso un cavallo ancora per lui
e messagli una mia valigetta in groppa, mi
caricai di molti più ornamenti, che fatto
io non avrei; e partitomi di Roma (i),
venni a Firenze, e da Firenze a Bologna,
e da Bologna a Venezia, e da Venezia me
n'andai a Padova : dove io fui levato di
sull' osteria da quel mio amico , che si do-
mandava Albertaccio del Bene . L'altro gior-
no appresso andai a baciar le mani a Mes-
cer Pietro Bembo (2), il quale non era
(1) Partì da Roma il secondo giorno dopo la Pasqua
del 1537., caduta nel 1. Aprile. V. la lettera del Varchi
al Bembo in data dei 5, Aprile di detto anno, come
pure la i. lettera del Ceilini alla fine di questa Vita.
(2) Pietro Bembo nato in Venezia, ma educato ed
arricchito con quante utili discipline coltivavansi allora
nelle varie città dell' Italia, era salito in tanta riputa-
zione fin dai tempi di Leon X., che appena eletto que-
sto Pontefice, il Bembo fu chiamato ad essergli segreta-
rio coll' assegno di 3m. scudi di stipendio e colla no-
mina a considerevoli beueficj ecclesiastici. Morto Leone
 
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