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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Bearb.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0415
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CELLINI . 38l
venuti in qualche credito di persone inge-
gnose , che s'egli avessino poi a mettere in
opera le cose di che essi 'si vantavano, per-
derebbono tanto di credito, che guai a loro:
però sentiva dire a me cose tanto discoste
dal vero , che s' io ne fussi ricerco , pen-
serebbe, eh' io n'uscissi con poco onore.
A questo, sentendomi pugnere da questo
diavolo di questo Frate, gli dissi, che io
usavo sempre promettere di me con parole
molto manco di quello ch' io sapevo fare ,
e che codesta, ch' io avevo promesso della
chiave, era la più debole; e con brevi
parole io lo farei capacissimo, ch'eli' era
siccome io dicevo; e inconsideratamente ,
siccome io gli dissi , gli mostrai con faci-
lità tutto quello ch'io avevo detto. Il Fra-
te facendo vista di non se ne curare , su-
bito benissimo apprese ingegnosissimamente
il tutto : e siccome di sopra io ho detto,
quell' uomo dabbene del Castellano mi la-
sciava andar liberamente per tutto il Ca-
stello nè manco la notte non mi serrasse,
come faceva a tutti gli altri, ancora mi
lasciava lavorare di tutto quel ch'io volevo
sì d'oro, come d' argento e di cera; e
sebbene io avevo lavorato parecchi setti-
mane in un certo bacino , ch' io facevo al
Cardinal di Ferrara , trovandomi affastidito
dalla prigione, mera venuto a noja il la-
vorare quelle tali opere; e solo mi lavora-
vo, per manco dispiacere, di cera alcune
mie tigurette : la qual cera il detto Frate
 
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