CELLINI . 403
glori umori di pazzia, e voleva a forza di
tutti i sua servitori volare ancor egli di
quel mastio , dicendo , che nessuno mi po-
teva ripigliare se non egli col volarmi die-
tro. In questo , Messer Roberto Pucci, pa-
dre di Messer Pandolfo (i), avendo inteso
questa gran cosa , andò in persona per ve-
derla ; dipoi se ne venne a Palazzo , dove
s'incontrò nel Cardinal Cornaro ; il quale
gli disse tutto il seguito, e siccome io ero
in una delle sue camere di già medicato .
Questi dua uomini dabbene d'accordo se
n'andarono a pittare in^inocchioni dinanzi
al Papa ; il quale, avanti che lasciassi loro
dir nulla, disse: io so quello che voi volete
da me. Messer Roberto Pucci disse : Bea-
tissimo Padre, noi vi domandiamo per gra-
zia quel pover' uomo, che per le virtù
sue merita avergli qualche compassione ;
e appresso di quelle, gli ha mostro una
tanta bravarla insieme con tanto inge-
gno, che non è parsa cosa umana . Noi
non sappiamo per quai peccati Vostra San-
tità 1' ha tenuto tanto prigione; però , se
quei peccati troppo fussino disorbitanti, Vo-
stra Santità è santa e savia , e facciane alto
e basso la volontà sua; ma se son cose da
potersi concedere, la preghiamo, che a noi
ne faccia la grazia. Il Papa vergognandosi
disse, che m'aveva tenuto in prigione a
(i) V. retro a pag. 2,01.
glori umori di pazzia, e voleva a forza di
tutti i sua servitori volare ancor egli di
quel mastio , dicendo , che nessuno mi po-
teva ripigliare se non egli col volarmi die-
tro. In questo , Messer Roberto Pucci, pa-
dre di Messer Pandolfo (i), avendo inteso
questa gran cosa , andò in persona per ve-
derla ; dipoi se ne venne a Palazzo , dove
s'incontrò nel Cardinal Cornaro ; il quale
gli disse tutto il seguito, e siccome io ero
in una delle sue camere di già medicato .
Questi dua uomini dabbene d'accordo se
n'andarono a pittare in^inocchioni dinanzi
al Papa ; il quale, avanti che lasciassi loro
dir nulla, disse: io so quello che voi volete
da me. Messer Roberto Pucci disse : Bea-
tissimo Padre, noi vi domandiamo per gra-
zia quel pover' uomo, che per le virtù
sue merita avergli qualche compassione ;
e appresso di quelle, gli ha mostro una
tanta bravarla insieme con tanto inge-
gno, che non è parsa cosa umana . Noi
non sappiamo per quai peccati Vostra San-
tità 1' ha tenuto tanto prigione; però , se
quei peccati troppo fussino disorbitanti, Vo-
stra Santità è santa e savia , e facciane alto
e basso la volontà sua; ma se son cose da
potersi concedere, la preghiamo, che a noi
ne faccia la grazia. Il Papa vergognandosi
disse, che m'aveva tenuto in prigione a
(i) V. retro a pag. 2,01.