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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0448
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414 VITA DI BENVENUTO
ne dabbene mi diceva: Benvenuto mio, per
Roma si dice, che il Papa t'ha dato un uffi-
zio di cinquecento scudi d'entrata ; sicché
io ti prego di grazia, che tu non faccia
con questo tuo sospetto, che tu ti tolga
un tanto bene. Ed io pure colle braccia
in croce lo pregavo, che mi levassi di qui-
vi, perchè io sapevo bene, che un Papa
simile a quello mi poteva far di molto be-
ne; ma eh' io sapevo certissimo, eh' egli stu-
diava per farmi segretamente per suo ono-
re di molto male; però facessi presto e
cercassi camparmi la vita da costui : che
s'e' mi cavava di quivi, nel modo ch'io
gii avrei detto, io sempre avrei riconosciu-
to la vita mia da lui ; e per lui, venendo
il bisogno, la spenderei . Questo povero gio-
vane piangendo mi diceva: o caro mio fra-
tello, tu ti vuoi pur rovinare, e io non
ti posso mancare a quanto tu mi comandi;
sicché dimmi il modo , ed io farò tutto
quello che tu mi dirai , sebbene sia contro
la mia voglia. Così eramo risoluti, ed io
gli avevo detto il modo e dato tutto l'or-
dine , che facilissimo ci riusciva. Credendo
ch'egli venissi per metter in opera quanto
io gli avevo ordinato, mi venne a dire,
che per la salute mia mi voleva disubbidi-
re, e che sapeva bene quello ch'egli aveva
inteso da uomini che stavano appresso il
Papa e che sapevano la verità de'casi mia.
Io che non mi potevo ajutare in altro mo-
do, ne restai malcontento e disperato .
 
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