66 VITA DI BENVENUTO
da fare: e stesa la mano , gli donò in un
fazzoletto cento scudi d' oro di Camera , e
disse: partigli in m< do ch'e' n' abbia la sua
parte. Il detto Gio. Jacomo spiccato dai
Papa , venuto a noi , disse puntatamente
tutto quello che il Papa gli aveva detto; e
partiti i danari infra otto compagni che
noi eramo , dato a me la parte mia , disse
a me: io ti vo'fare scrivere nel numero
de' nostri compagni . Al quale io dissi : la-
sciate passar oggi, e domani io vi rispon-
derò. Partitomi da loro, io andavo pen-
sando , se tal cosa io dovevo accettare ,
considerando quanto mi
ai begli studj dell'arte
guente mi apparve mio
con amorevolissime lacrime mi pregava ,
che per 1' amor di Dio e suo fussi conten-
era per nuocere
mia . La notte se-
padre in sogno, e
to pigliare quella tale impresa ; al quale
mi pareva rispondere , che in modo nessu-
no io non lo volevo fare. Subito mi par-
ve, ché in forma orribile egli mi spaven-
tasse è dicesse: non lo facendo arai la
paterna maledizione; e facendolo sarai tu
per sempre benedetto da me . Destatomi ,
per paura subito corsi a farmi scrivere ;
dipoi lo scrissi al mio vecchio padre , il
quale per la soverchia allegrezza lo prese
un accidente , il quale lo condusse presso
alla morte ; e subito mi scrisse d'aver an-
cor egli sognato quasi il medesimo che io
avevo fatto: e mi pareva, veduto d' aver
soddisfatto alla onesta voglia del mio buon
da fare: e stesa la mano , gli donò in un
fazzoletto cento scudi d' oro di Camera , e
disse: partigli in m< do ch'e' n' abbia la sua
parte. Il detto Gio. Jacomo spiccato dai
Papa , venuto a noi , disse puntatamente
tutto quello che il Papa gli aveva detto; e
partiti i danari infra otto compagni che
noi eramo , dato a me la parte mia , disse
a me: io ti vo'fare scrivere nel numero
de' nostri compagni . Al quale io dissi : la-
sciate passar oggi, e domani io vi rispon-
derò. Partitomi da loro, io andavo pen-
sando , se tal cosa io dovevo accettare ,
considerando quanto mi
ai begli studj dell'arte
guente mi apparve mio
con amorevolissime lacrime mi pregava ,
che per 1' amor di Dio e suo fussi conten-
era per nuocere
mia . La notte se-
padre in sogno, e
to pigliare quella tale impresa ; al quale
mi pareva rispondere , che in modo nessu-
no io non lo volevo fare. Subito mi par-
ve, ché in forma orribile egli mi spaven-
tasse è dicesse: non lo facendo arai la
paterna maledizione; e facendolo sarai tu
per sempre benedetto da me . Destatomi ,
per paura subito corsi a farmi scrivere ;
dipoi lo scrissi al mio vecchio padre , il
quale per la soverchia allegrezza lo prese
un accidente , il quale lo condusse presso
alla morte ; e subito mi scrisse d'aver an-
cor egli sognato quasi il medesimo che io
avevo fatto: e mi pareva, veduto d' aver
soddisfatto alla onesta voglia del mio buon