CELLINT. 77
più presto pigliando la parte mia che altri-
menti, avendo e sentito e veduto ch'io
avevo ragione . L'altro giorno appresso mi
fu portato un cartello di disfida per com-
batter seco, il quale io accettai molto lieta-
mente , dicendo, che quella mi pareva im-
presa da spedirla molto più presto , che
quelle di quell' altra arte mia : e subito
me n'andai a parlare a un vecchione chia-
mato il Bevilacqua, il quale aveva nome
d' essere stato la prima spada d' Italia , per-
chè s' era ritrovato più di venti volle ri-
stretto in campo franco, e sempre n' era
uscito a onore (i). Quest' uomo dabbene era
molto mio amico: e conosciutomi per virtù
dell' arte mia, ed anche s' era intervenuto
in certe terribili questioni infra me ed al-
tri; per la qual cosa mi disse: Benvenuto
mio, se tu avessi da fare con Marte , io
son certo che ne usciresti a onore, perchè
di tanti anni quanti io ti conosco, non ti
ho mai veduto pigliare nessuna briga a tor-
to. Così prese la mia impresa, e condotto-
ci in luogo coll' arme in mano, senza in-
sanguinarsi, cedendosi dal mio avversario ,
(i) Paolo Giovio nella Storia de' suoi tempi dice ,
che nella battaglia di Rapallo del 1494., in cui furono
scacciati dal Genovesato gli Aragonesi , combattevano
fra gli altri sotto gli occhi del Doge 400, Pretoriani tutti
gladiatori esimj e famosi per duelli gloriosamente so-
stenuti; e fra questi distingue un Bevilacqua milanese .
Sarebbe egli mai il medesimo che qui si nomina dal
Celimi ?
più presto pigliando la parte mia che altri-
menti, avendo e sentito e veduto ch'io
avevo ragione . L'altro giorno appresso mi
fu portato un cartello di disfida per com-
batter seco, il quale io accettai molto lieta-
mente , dicendo, che quella mi pareva im-
presa da spedirla molto più presto , che
quelle di quell' altra arte mia : e subito
me n'andai a parlare a un vecchione chia-
mato il Bevilacqua, il quale aveva nome
d' essere stato la prima spada d' Italia , per-
chè s' era ritrovato più di venti volle ri-
stretto in campo franco, e sempre n' era
uscito a onore (i). Quest' uomo dabbene era
molto mio amico: e conosciutomi per virtù
dell' arte mia, ed anche s' era intervenuto
in certe terribili questioni infra me ed al-
tri; per la qual cosa mi disse: Benvenuto
mio, se tu avessi da fare con Marte , io
son certo che ne usciresti a onore, perchè
di tanti anni quanti io ti conosco, non ti
ho mai veduto pigliare nessuna briga a tor-
to. Così prese la mia impresa, e condotto-
ci in luogo coll' arme in mano, senza in-
sanguinarsi, cedendosi dal mio avversario ,
(i) Paolo Giovio nella Storia de' suoi tempi dice ,
che nella battaglia di Rapallo del 1494., in cui furono
scacciati dal Genovesato gli Aragonesi , combattevano
fra gli altri sotto gli occhi del Doge 400, Pretoriani tutti
gladiatori esimj e famosi per duelli gloriosamente so-
stenuti; e fra questi distingue un Bevilacqua milanese .
Sarebbe egli mai il medesimo che qui si nomina dal
Celimi ?