134 VITA $I BENVENUTO
stanza soli . Questo Cavalierino (i) era già
stato servitore della stalla di Filippo Stroz-
zi (2) ed era francese , persona nata vilissi-
ma ; e per esser gran servitore di Papa
Clemente , lo aveva fatto ricchissimo, e se
ne fidava come di sé stesso: in modo che il
Papa detto, il Cavaliere ed io rinchiusi
nella detta stanza , mi messono innanzi i
detti Regni con tutta quella gran quantità
di gioje della Camera Apostolica; e mi
commesse, ch'io le dovessi sfasciare tutte
dell'oro, in che eli' erano legate. Ed io
così feci ; dipoi le rinvolsi in poca carta
ciascune, e le cucimmo in certe falde ad-
dosso al Papa e al detto Cavalierino . Dipoi
mi dettono tutto l'oro, il quale era in cir-
ca a dugento libbre , e mi dissono , ch' io
(1) II Vasari nella vita di Giulio Rom. dice ^ che
questo pittore tra i famigliati di S. Silvestro nel Batte-
simo di Costantino ritrasse il Cavalierino , che allora go-
vernava Clemente VII.; Messer Niccolò Vespucci Cava-
liere di Rodi, del quale parla anche altrove. Non so
dubitare che questi sia diverso da quello del Cellini ;
ma non capisco come si chiamasse Vespucci, se era
realmente d'origine francese .
(2) Questo ricchissimo Fiorentino, marito d'una fi-
glia di Piero de' Medici e persona di altissima consi-
derazione , era stato gran tempo alle Corti di Francia
e di Roma come Ministro de' Medici . Dominando dispo
iicamente il Duca Alessandro nel I535A, Filippo si con-
giunse coi fuorusciti suoi concittadini, e dopo molti
tentativi per ristabilire la Repubblica, caduto nelle ma-
ni del Duca Cosimo, avendo languito un anno in pri-
gione, finì come Catone Uti^ease ammazzandosi nel
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stanza soli . Questo Cavalierino (i) era già
stato servitore della stalla di Filippo Stroz-
zi (2) ed era francese , persona nata vilissi-
ma ; e per esser gran servitore di Papa
Clemente , lo aveva fatto ricchissimo, e se
ne fidava come di sé stesso: in modo che il
Papa detto, il Cavaliere ed io rinchiusi
nella detta stanza , mi messono innanzi i
detti Regni con tutta quella gran quantità
di gioje della Camera Apostolica; e mi
commesse, ch'io le dovessi sfasciare tutte
dell'oro, in che eli' erano legate. Ed io
così feci ; dipoi le rinvolsi in poca carta
ciascune, e le cucimmo in certe falde ad-
dosso al Papa e al detto Cavalierino . Dipoi
mi dettono tutto l'oro, il quale era in cir-
ca a dugento libbre , e mi dissono , ch' io
(1) II Vasari nella vita di Giulio Rom. dice ^ che
questo pittore tra i famigliati di S. Silvestro nel Batte-
simo di Costantino ritrasse il Cavalierino , che allora go-
vernava Clemente VII.; Messer Niccolò Vespucci Cava-
liere di Rodi, del quale parla anche altrove. Non so
dubitare che questi sia diverso da quello del Cellini ;
ma non capisco come si chiamasse Vespucci, se era
realmente d'origine francese .
(2) Questo ricchissimo Fiorentino, marito d'una fi-
glia di Piero de' Medici e persona di altissima consi-
derazione , era stato gran tempo alle Corti di Francia
e di Roma come Ministro de' Medici . Dominando dispo
iicamente il Duca Alessandro nel I535A, Filippo si con-
giunse coi fuorusciti suoi concittadini, e dopo molti
tentativi per ristabilire la Repubblica, caduto nelle ma-
ni del Duca Cosimo, avendo languito un anno in pri-
gione, finì come Catone Uti^ease ammazzandosi nel
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