148 VITA DI BENVENUTO
legavo assai quantità di gioje e guadagnavo
bene. In questo tempo capito a Firenze
un Sanese chiamato Girolamo Mazzetti: que-
sto Sanese era stato assai tempo in Tur-
chia ; capitommi a bottega, e mi dette a
fare una medaglia d'oro aa portare in un
cappello. Egli era persona di vivace ingegno,
e volle, che in questa medaglia io gli facessi
un Ercole che sbarrava la bocca al lione.
Così mi messi a farlo ; e inmentre ch' io
lo lavoravo, venne Michelagnolo Buonarroti
a vederlo: e perchè io mi ero grandemente
affaticato , essendo l'atto della figura e la
bravurìa dell' animale molto diversa da
tutti quelli che per insino allora avevano
fatto tal cosa, ancora per esser quel modo
del lavorare totalmente incognito a quel
divino Michelagnolo, lodò tanto questa mia
opera, che a me crebbe tanto l'animo di
far bene, che fu cosa inestimabile (1).
Ma perchè io non avevo altra cosa che
fare se non legar gioje; che sebbene questo
era il maggior guadagno ch' io potessi fare
non mi contentavo , perchè desideravo far
opere d'altra virtù che legar gioje; in questo
accadde, che uh certo Federigo Ginori
giovane di molto elevato spirito (questo
(1) Nell' Oreficeria stampata dall' autore medesime
nel 1068. si parla molto di questa medaglia, che ivi
si dice fatta nel 1528. per Girolamo Marretta e nera
Mazzetti , come legge il MS. V. ivi cap, V.
legavo assai quantità di gioje e guadagnavo
bene. In questo tempo capito a Firenze
un Sanese chiamato Girolamo Mazzetti: que-
sto Sanese era stato assai tempo in Tur-
chia ; capitommi a bottega, e mi dette a
fare una medaglia d'oro aa portare in un
cappello. Egli era persona di vivace ingegno,
e volle, che in questa medaglia io gli facessi
un Ercole che sbarrava la bocca al lione.
Così mi messi a farlo ; e inmentre ch' io
lo lavoravo, venne Michelagnolo Buonarroti
a vederlo: e perchè io mi ero grandemente
affaticato , essendo l'atto della figura e la
bravurìa dell' animale molto diversa da
tutti quelli che per insino allora avevano
fatto tal cosa, ancora per esser quel modo
del lavorare totalmente incognito a quel
divino Michelagnolo, lodò tanto questa mia
opera, che a me crebbe tanto l'animo di
far bene, che fu cosa inestimabile (1).
Ma perchè io non avevo altra cosa che
fare se non legar gioje; che sebbene questo
era il maggior guadagno ch' io potessi fare
non mi contentavo , perchè desideravo far
opere d'altra virtù che legar gioje; in questo
accadde, che uh certo Federigo Ginori
giovane di molto elevato spirito (questo
(1) Nell' Oreficeria stampata dall' autore medesime
nel 1068. si parla molto di questa medaglia, che ivi
si dice fatta nel 1528. per Girolamo Marretta e nera
Mazzetti , come legge il MS. V. ivi cap, V.