^56 VITA DI BENVENUTO
stra Santità dette commissione al Cavalieri^
no, che donasse un certo poco premio
delle mie fatiche ; dal quale io non ebbi
nulla , anzi mi disse più presto villania :
andatomene su , dove io avevo fenduto il
detto oro, cavato le ceneri trovai in circa
a una libbra e mezzo d'oro di tante gra-
nellette come panico; e perchè io non
avevo tanti danari da potermi condurre
onorevolmente a casa mia, pensai servirmi
di quelli, e renderli dappoi quando mi
fosse venuto la comodità. Ora io sono qui
a' piedi di Vostra Santità, la quale è vero
confessore , ch' ella faccia tanto di grazia
di darmi licenza, acciocché mi possa con-
fessare e comunicare e , mediante la grazia
di Vostra Santità, io riabbia la grazia del
mio Signore Iddio . Allora il Papa con un
poco di modesto sospiro, forse ricordandosi
delli sua affanni , disse queste parole :
Benvenuto , io sono certissimo di quel che
tu di', il quale io ti posso assolvere d'ogni
inconveniente che tu avessi fatto, e di più
voglio; sicché liberalissimamente e con buo-
no animo dì su ogni cosa, che, se tu
avessi avuto il valore d'uno di quei Regni
interi, io sono dispostissimo a perdonarti.
Allora io dissi : altro non ebbi, Beatissimo
Padre , che quanto io ho detto; e questo
non arrivò al valore di cento quaranta
ducati, che tanti n'ebbi dalla zecca di
Perugia; e con essi m'andai a confortare
il mio vecchio povero padre. Disse il Papa:
stra Santità dette commissione al Cavalieri^
no, che donasse un certo poco premio
delle mie fatiche ; dal quale io non ebbi
nulla , anzi mi disse più presto villania :
andatomene su , dove io avevo fenduto il
detto oro, cavato le ceneri trovai in circa
a una libbra e mezzo d'oro di tante gra-
nellette come panico; e perchè io non
avevo tanti danari da potermi condurre
onorevolmente a casa mia, pensai servirmi
di quelli, e renderli dappoi quando mi
fosse venuto la comodità. Ora io sono qui
a' piedi di Vostra Santità, la quale è vero
confessore , ch' ella faccia tanto di grazia
di darmi licenza, acciocché mi possa con-
fessare e comunicare e , mediante la grazia
di Vostra Santità, io riabbia la grazia del
mio Signore Iddio . Allora il Papa con un
poco di modesto sospiro, forse ricordandosi
delli sua affanni , disse queste parole :
Benvenuto , io sono certissimo di quel che
tu di', il quale io ti posso assolvere d'ogni
inconveniente che tu avessi fatto, e di più
voglio; sicché liberalissimamente e con buo-
no animo dì su ogni cosa, che, se tu
avessi avuto il valore d'uno di quei Regni
interi, io sono dispostissimo a perdonarti.
Allora io dissi : altro non ebbi, Beatissimo
Padre , che quanto io ho detto; e questo
non arrivò al valore di cento quaranta
ducati, che tanti n'ebbi dalla zecca di
Perugia; e con essi m'andai a confortare
il mio vecchio povero padre. Disse il Papa: