I62 VITA DI BENVENUTO
alla presenza ; si volse a me e disse : io ci
conosco appunto un male , che è d'impor-
tanza grandissima ; Benvenuto mio, la cera
è facile da lavorare , il tutto è farlo d'oro.
A queste parole io arditamente risposi ,
dicendo: Beatissimo Padre, se io non lo fo
meglio dieci volte di questo mio modello,
sia patto, che voi non me lo paghiate. A
queste parole si levò un gran tumulto tra
quei Signori, dicendo che io promettevo
troppo. V'era un di questi Signori gran-
dissimo filosofo, il quale disse in mio fa-
vore: di quella bella fisonomia e simmetria
di corpo, ch'io veggo in questo giovane ,
mi prometto tutto quello che dice e da
vantaggio. Il Papa disse: è perchè lo cre-
do ancor io. Chiamato quel suo cameriere
Trajano , disse, che portasse quivi cinque-
cento ducati d'oro di Camera. Inmentre
che i danari s'aspettavano, il Papa di nuo-
vo più adagio considerava in che bel modo
io avevo accomodato il diamante con quel
Dio Padre. Questo diamante l'avevo ap-
punto messo in mezzo di quest' opera , e
sopra di esso diamante vi avevo accomo-
dato a sedere Iddio Padre in un certo bel
modo svelto , che dava bellissima accordane
za e non occupava la gioja niente: alzan-
do la man dritta dava la benedizione. Sotto
al detto diamante avevo accomodato tre
puttini, che colle braccia levate in alto
sostenevano il detto diamante. Uno di que-
sti puttini di mezzo era tutto di rilievo ;
alla presenza ; si volse a me e disse : io ci
conosco appunto un male , che è d'impor-
tanza grandissima ; Benvenuto mio, la cera
è facile da lavorare , il tutto è farlo d'oro.
A queste parole io arditamente risposi ,
dicendo: Beatissimo Padre, se io non lo fo
meglio dieci volte di questo mio modello,
sia patto, che voi non me lo paghiate. A
queste parole si levò un gran tumulto tra
quei Signori, dicendo che io promettevo
troppo. V'era un di questi Signori gran-
dissimo filosofo, il quale disse in mio fa-
vore: di quella bella fisonomia e simmetria
di corpo, ch'io veggo in questo giovane ,
mi prometto tutto quello che dice e da
vantaggio. Il Papa disse: è perchè lo cre-
do ancor io. Chiamato quel suo cameriere
Trajano , disse, che portasse quivi cinque-
cento ducati d'oro di Camera. Inmentre
che i danari s'aspettavano, il Papa di nuo-
vo più adagio considerava in che bel modo
io avevo accomodato il diamante con quel
Dio Padre. Questo diamante l'avevo ap-
punto messo in mezzo di quest' opera , e
sopra di esso diamante vi avevo accomo-
dato a sedere Iddio Padre in un certo bel
modo svelto , che dava bellissima accordane
za e non occupava la gioja niente: alzan-
do la man dritta dava la benedizione. Sotto
al detto diamante avevo accomodato tre
puttini, che colle braccia levate in alto
sostenevano il detto diamante. Uno di que-
sti puttini di mezzo era tutto di rilievo ;