166 VITA DI BENVENUTO
sato alquanti giorni, portai una domenica
dopo desinare la moneta e i ferri al Papa.
Quando li vide, restato maravigliato e con-
tento non tanto della bella opera che gli
piaceva oltremodo, ancora più lo fe' ma-
ravigliare la prestezza che io avevo usata:
e per accrescere più satisfazione e mara-
viglia al Papa, avevo meco portato tutte
le vecchie monete, che s'erano fatte per l'ad-
dietro da quei valentuomini che avevan
servito Papa Julio e Papa Leone; e vedu-
to che la mia molto più satisfaceva , mi
cavai di petto un moto proprio (i), pel
quale io domandavo quel detto uffizio del
Maestro delle stampe della zecca ; il quale
uffizio dava sei scudi d'oro di provvisione
il mese, senzachè i ferri poi erano pagati
dal Zecchiere , che se ne dava tre al du-
cato. Preso il Papa il mio moto proprio
e voltosi, lo dette in mano al Datario
dicendogli, che subito me lo spedisse. Pre-
so il Datario il moto proprio e volendoselo
mettere nella tasca, disse: Beatissimo Pa-
dre , Vostra Santità non corra sì a furia ;
queste son cose che meritano qualche con-
siderazione. Il Papa allora disse: io vi ho
inteso ; date qua quel moto proprio: e pre-
solo, di sua mano subito lo segnò; poi da-
tolo a lui, disse: ora non c'è più replica;
spediteglielo voi ora , perchè così voglio ;
e vai più le scarpe di Benvenuto, che gli
occhi di tutti questi altri balordi. E così
£0 Un memoriale. Propriam. decreto spontaneo di S. S.
sato alquanti giorni, portai una domenica
dopo desinare la moneta e i ferri al Papa.
Quando li vide, restato maravigliato e con-
tento non tanto della bella opera che gli
piaceva oltremodo, ancora più lo fe' ma-
ravigliare la prestezza che io avevo usata:
e per accrescere più satisfazione e mara-
viglia al Papa, avevo meco portato tutte
le vecchie monete, che s'erano fatte per l'ad-
dietro da quei valentuomini che avevan
servito Papa Julio e Papa Leone; e vedu-
to che la mia molto più satisfaceva , mi
cavai di petto un moto proprio (i), pel
quale io domandavo quel detto uffizio del
Maestro delle stampe della zecca ; il quale
uffizio dava sei scudi d'oro di provvisione
il mese, senzachè i ferri poi erano pagati
dal Zecchiere , che se ne dava tre al du-
cato. Preso il Papa il mio moto proprio
e voltosi, lo dette in mano al Datario
dicendogli, che subito me lo spedisse. Pre-
so il Datario il moto proprio e volendoselo
mettere nella tasca, disse: Beatissimo Pa-
dre , Vostra Santità non corra sì a furia ;
queste son cose che meritano qualche con-
siderazione. Il Papa allora disse: io vi ho
inteso ; date qua quel moto proprio: e pre-
solo, di sua mano subito lo segnò; poi da-
tolo a lui, disse: ora non c'è più replica;
spediteglielo voi ora , perchè così voglio ;
e vai più le scarpe di Benvenuto, che gli
occhi di tutti questi altri balordi. E così
£0 Un memoriale. Propriam. decreto spontaneo di S. S.