igo VITA DI BENVENUTO
presto immaginato male che altro, fattomi
uno sguardo addosso terribile, disse con
voce altera : e che sei tu venuto a far
quivi ? che c'è ? Io dissi : ecci tutte le vo-
stre gioje e l'oro; non manca nulla. Allo-
ra il Papa, rasserenato il viso , disse: così
sia tu il benvenuto. Mostratogli l'opera ,
in mentre che e' la vedeva , io gli contavo
tutti gli accidenti del ladro e delli mia af-
fanni, e quello che m'era di maggior dis-
piacere# Alle quali parole molte volte si
volse a guardarmi in viso fisso , e alla
presenza era quel Francesco del Nero; per
la qual cosa pareva che avesse mezzo per
male non si essere opposto (i). All'ultimo il
Papa, cacciatosi a ridere di quelle tante co-
se ch'io gli avevo dette, mi disse: va e
attendi a esser uomo dabbene, come io
mi sapevo.
Sollecitando la detta opera e lavoran-
do continuamente per la zecca , si comin-
ciò a veder per Roma alcune monete false
stampate colle mie proprie stampe . Subito
furono portate dal Papa, e datogli sospet-
to di me. Il Papa disse a Jacopo Balducci
zecchiere: fa diligenza grandissima di tro-
vare il malfattore , perchè sappiamo che
Benvenuto è uomo dabbene . Questo zec-
chiere traditore, per esser mio nemico ,
disse: Dio voglia, Beatissimo Padre, che
(x) Cioè d'aver creduto a' sospetti di Francesco.
presto immaginato male che altro, fattomi
uno sguardo addosso terribile, disse con
voce altera : e che sei tu venuto a far
quivi ? che c'è ? Io dissi : ecci tutte le vo-
stre gioje e l'oro; non manca nulla. Allo-
ra il Papa, rasserenato il viso , disse: così
sia tu il benvenuto. Mostratogli l'opera ,
in mentre che e' la vedeva , io gli contavo
tutti gli accidenti del ladro e delli mia af-
fanni, e quello che m'era di maggior dis-
piacere# Alle quali parole molte volte si
volse a guardarmi in viso fisso , e alla
presenza era quel Francesco del Nero; per
la qual cosa pareva che avesse mezzo per
male non si essere opposto (i). All'ultimo il
Papa, cacciatosi a ridere di quelle tante co-
se ch'io gli avevo dette, mi disse: va e
attendi a esser uomo dabbene, come io
mi sapevo.
Sollecitando la detta opera e lavoran-
do continuamente per la zecca , si comin-
ciò a veder per Roma alcune monete false
stampate colle mie proprie stampe . Subito
furono portate dal Papa, e datogli sospet-
to di me. Il Papa disse a Jacopo Balducci
zecchiere: fa diligenza grandissima di tro-
vare il malfattore , perchè sappiamo che
Benvenuto è uomo dabbene . Questo zec-
chiere traditore, per esser mio nemico ,
disse: Dio voglia, Beatissimo Padre, che
(x) Cioè d'aver creduto a' sospetti di Francesco.