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evidenza ed originale vivacità , che ne for-
mano il più bel pregio .
Sono però di opinione, che assai più
corretta sarebbe riuscita quest' opera, se il
Cellini stesso l'avesse pubblicata colle stavi-
pe; giacché abbastanza corretti riuscirono
i suoi Trattati sull' Oreficeria , di cui dob-
biamo a lui la prima edizione . Ma il Gel-
lini morì lasciando inedita la sua. h'ita .
Molte copie ne furono trascritte a mano
dall' originale : gli Scrittori parlandone
con grandissima lode ne fecero desidera-
re la pubblicazione, e finalmente nel 1780,
160 anni dopo la morte dell' autore , questa
Mita comparve stampata in Napoli colla
data di Colonia ; e portando essa in fron^
te la prefazione del Sig. Antonio Coc-
chi , pare verosimile , che questi ne fosse
l' editore .
Non ripeterò qui i rimproveri d' in-
fedeltà e di scorrezione, che furono fatti
a questa edizione. Basti il riflettere ^ chi
fu per ciò espressamente rigettata dai com-
pilatori del Vocabolario della Crusca del
1738, i quali avendo ammesso il Cellini
fra gli autori di lingua , non vollero ci-
tare che il manoscritto di Lorenzo Maria
Cavalcanti , posseduto in quell' epoca dal
chiarissimo Francesco Redi. Siccome però
la Vita del Cellini fu con avidità letta e
ricercata in Italia e fuori, così la prima
edizione fu tosto contraffatta ; ed in que-
st' occasione il testo del Cellini non rate
evidenza ed originale vivacità , che ne for-
mano il più bel pregio .
Sono però di opinione, che assai più
corretta sarebbe riuscita quest' opera, se il
Cellini stesso l'avesse pubblicata colle stavi-
pe; giacché abbastanza corretti riuscirono
i suoi Trattati sull' Oreficeria , di cui dob-
biamo a lui la prima edizione . Ma il Gel-
lini morì lasciando inedita la sua. h'ita .
Molte copie ne furono trascritte a mano
dall' originale : gli Scrittori parlandone
con grandissima lode ne fecero desidera-
re la pubblicazione, e finalmente nel 1780,
160 anni dopo la morte dell' autore , questa
Mita comparve stampata in Napoli colla
data di Colonia ; e portando essa in fron^
te la prefazione del Sig. Antonio Coc-
chi , pare verosimile , che questi ne fosse
l' editore .
Non ripeterò qui i rimproveri d' in-
fedeltà e di scorrezione, che furono fatti
a questa edizione. Basti il riflettere ^ chi
fu per ciò espressamente rigettata dai com-
pilatori del Vocabolario della Crusca del
1738, i quali avendo ammesso il Cellini
fra gli autori di lingua , non vollero ci-
tare che il manoscritto di Lorenzo Maria
Cavalcanti , posseduto in quell' epoca dal
chiarissimo Francesco Redi. Siccome però
la Vita del Cellini fu con avidità letta e
ricercata in Italia e fuori, così la prima
edizione fu tosto contraffatta ; ed in que-
st' occasione il testo del Cellini non rate