226 VITA DI BENVENUTO
servi tanta quantità, si volse a me e dis-
se : Benvenuto dimanda loro qualche cosa.
Io dissi , che facessino ch'io fussi colla mia
Angelica siciliana. Per quella notte noi
non avemmo risposta nessuna ; ma io ebbi
bene grandissima satisfazione di quello che io
desideravo . Di tal cosa disse il Negroman-
te, che bisognava , che noi ci andassimo
un'altra volta, e che io sarei satisfatto di
tutto quello ch'io domandavo; ma che
voleva, ch'io menassi meco un fanciulletto
vergine. Presi un mio fattorino, il quale
era di dodici anni in circa, e meco di
nuovo chiamai quel detto Vincenzo Ro-
moli, e per esser nostro domestico com-
pagno un certo Agnolino Gaddi , ancora
lui menai a questa faccenda . Arrivati di
nuovo al luogo deputato, fatto il Negro-
mante le sue medesime preparazioni con
quel medesimo e più ancora maraviglioso
ordine, ci messe nel circolo, qual di nuo-
vo aveva fatto con più mirabil arte e più
mirabili cerimonie; dipoi a quel mio Vin-
cenzo diede la cura de' profumi e del fuo-
co ; insieme la prese il detto Agnolino
Gaddi : dipoi a me pose in mano il pinta-
culo (i), qual mi disse, ch'io lo voltassi
secondo i luoghi dove e' mi accennava ; e
(i) Gli scrittori più esatti dicono pentacolo , il quale
è un arnese magico di carta, di pietra o di metallo , su
cui sono alcune parole o figure credute di gran potenza
sopra i Dem@j . Vedi 1'Ariosto Ori, F. c. 3. st. 21.
servi tanta quantità, si volse a me e dis-
se : Benvenuto dimanda loro qualche cosa.
Io dissi , che facessino ch'io fussi colla mia
Angelica siciliana. Per quella notte noi
non avemmo risposta nessuna ; ma io ebbi
bene grandissima satisfazione di quello che io
desideravo . Di tal cosa disse il Negroman-
te, che bisognava , che noi ci andassimo
un'altra volta, e che io sarei satisfatto di
tutto quello ch'io domandavo; ma che
voleva, ch'io menassi meco un fanciulletto
vergine. Presi un mio fattorino, il quale
era di dodici anni in circa, e meco di
nuovo chiamai quel detto Vincenzo Ro-
moli, e per esser nostro domestico com-
pagno un certo Agnolino Gaddi , ancora
lui menai a questa faccenda . Arrivati di
nuovo al luogo deputato, fatto il Negro-
mante le sue medesime preparazioni con
quel medesimo e più ancora maraviglioso
ordine, ci messe nel circolo, qual di nuo-
vo aveva fatto con più mirabil arte e più
mirabili cerimonie; dipoi a quel mio Vin-
cenzo diede la cura de' profumi e del fuo-
co ; insieme la prese il detto Agnolino
Gaddi : dipoi a me pose in mano il pinta-
culo (i), qual mi disse, ch'io lo voltassi
secondo i luoghi dove e' mi accennava ; e
(i) Gli scrittori più esatti dicono pentacolo , il quale
è un arnese magico di carta, di pietra o di metallo , su
cui sono alcune parole o figure credute di gran potenza
sopra i Dem@j . Vedi 1'Ariosto Ori, F. c. 3. st. 21.