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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0315
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CELLINI. 281
io pregai Sua Eccellenza, che mi terminassi
la provvisione , e mi consegnassi le soprad-
dette stanze (1) , se a questa piaceva il mio
servizio. Alle quali parole Sua Eccellenza mi
disse benignamente, ch'era molto conten-
ta, e che darebbe cotali ordini. Mentre
che io gli parlavo, Sua Eccellenza era nel-
la sua armeria, nella quale era un mirabi-
le scoppietto , che gli era stato mandato
dall' Alemagna ; il qual bello strumento ,

ritti e rovesci abbiam veduto nel nostro autore, quando
ha parlato delle monete di Clemente VII. a pag. >65.;
e qui è tanto più probabile la nostra conghiettura in
quanto che egli dopo fatti i conj partì di Firenze, e
lascionne ad altri l'uso e la combinazione per le singole
monete . Quindi per ridurre la cosa ai termini più sem-
plici , diremo che il Cellini fece sette conj per la zecca
di Firenze, cioè: la testa del Duca, S. Cosimo e Da-
miano, la croce coi Cherubini, l'arme de' Medici per
lo scudo d'oro ed il barile, la stessa più piccola pel
mezzo giulio , il piccolo San Giovanni per lo stesso, e
San Giovanni intero per il barile, il che concorda
benissimo anche con una lettera del Bembo diretta al
Varchi in data dei i5. Luglio i535, in cui dice: ho
avuto i piombi delle sette monete di M. Benvenuto , belle,
come tutte le cose di lui sono . Finirò col giudizio che
fece di queste monete il Vasari contemporaneo, ma per
niente in amicizia legato col Cellini: E perché Benvenu-
to, dic' egli , ebbe cura di fare i conj della zecca di
Roma, non sono mai state vedute più belle monete di
quelle che allora furono stampate in Roma . E perciò
dopo la morte di Clemente , tornato Benvenuto a Firen-
ze, fece similmente i conj con la testa del Duca Ales-
sandro per le monete per la zecca di Firenze , così belli e
con tanta diligenza , che alcune di esse si serbano oggi co-
me bellissime medaglie antiche; e meritamente , perciocché m
queste vinse sé stesso .
(r) Veramente non si è parlato mai di stanze.
 
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