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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0329
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BELLINE - 2^5
ch'io fussi contento, e mi fussi dato tutto
quello eh' io domandavo . Maestro France-
sco disse : infinchè vi è fiato, chiamatemi
a tutte l'ore, perchè non si può immagi-
nare quel che la natura sa fare in un
giovane di questa sorta ; però avvengachè
egli svenissi, fategli questi cinque rimedj
l'uno dietro all' altro , e mandate per me ,
che io verro a ogni ora della notte ; che
più grato mi sarebbe di campar costui ,
che qualsivoglia Cardinal di Roma (i). Ogni-
dì mi veniva a visitare due o tre volte
Messer Giovanni Gaddi, e ogni volta pi-
gliava in mano di quei mia beili scoppietti
e mie maglie e mie spade, e continua-
mente diceva: questa cosa è bella, que-
st' altra è più bella ; così di mia altri mo-
delletti e coselline : di modo che io me
l'avevo recato a noja. E con esso veniva
un certo Mattio Franzesi (2), il quale pa-
reva, che gli paresse mill' anni ancora a
lui, che io morissi; non perchè a lui aves-
se a toccar nulla del mio, ma pareva,
ch'egli desiderassi quel che Messer Gio-

(1) Il Fusccni amava molto le belle arti, ed aveva
acquistate alcune statue antiche delle più belle. Non è
quindi maraviglia , che avesse tanta predilezione per il
nostro Benvenuto.
(2) Il Franzesi è noto fra i poeti per le sue rime
piacevoli, che fanno testo di lingua, e stanno con quelle
del Berni ed altri Burleschi. Egli era Nobile fiorenti-
no, e visse alla Corte di Roma, assai stimato ed ama-
to dai Letterati suoi coetanei .
 
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