CELLINI. 3o3
bisogni. Questo fattorino mi disse, che
Cencio aveva avuto assai maggior male di
me, e ch'egli stava in fine di morte. Felice
aveva lor comandato, che non me lo di-
cessino . Detto che m'ebbe tal cosa, io mi
presi grandissimo dispiacere: dipoi quella
serva detta, Beatrice Pistoiese, era in un'altra
stanza , ed io la chiamai e la pregai, che
mi portassi pieno d'acqua chiara e fresca
un infrescatojo grande di cristallo , che ivi
era vicino . Questa donna corse subito , e
me lo portò pieno. Io gli dissi , che me
lo appoggiasse alla bocca e che , s'ella me
ne lasciava bere una sorsata a mio modo,
io gli donerei una gammurra . Questa ser-
va , che mi aveva rubato certe cosette di
qualche importanza, per paura che non si
ritrovassi il furto, avrebbe aiuto molto a
caro , ch'io fussi morto; di modo che ella
mi lasciò bere di quell' acqua per dua ri-
prese quanto io potetti , tantoché buona-
mente ne bevvi più d'uri fiasco: dipoi mi
copersi e cominciai a sudare e addormen-
tarmi. Tornato Felice dipoi che io dovevo
aver dormito in circa un' ora, domandò al
fanciullo quello ch'io facevo II fanciullo disse:
io non lo so , la Beatrice gli ha portato pieno
quell' infrescatojo d'acqua, e l'ha quasi tut-
to bevuto: io non so ora , se e' s'è morto
o vivo . Dicono, che questo povero giovane
fu per cadere in terra per il gran dispia-
cere ch' egli ebbe; dipoi prese un ^mal ba-
stone, e con esso disperatamente bastonava
bisogni. Questo fattorino mi disse, che
Cencio aveva avuto assai maggior male di
me, e ch'egli stava in fine di morte. Felice
aveva lor comandato, che non me lo di-
cessino . Detto che m'ebbe tal cosa, io mi
presi grandissimo dispiacere: dipoi quella
serva detta, Beatrice Pistoiese, era in un'altra
stanza , ed io la chiamai e la pregai, che
mi portassi pieno d'acqua chiara e fresca
un infrescatojo grande di cristallo , che ivi
era vicino . Questa donna corse subito , e
me lo portò pieno. Io gli dissi , che me
lo appoggiasse alla bocca e che , s'ella me
ne lasciava bere una sorsata a mio modo,
io gli donerei una gammurra . Questa ser-
va , che mi aveva rubato certe cosette di
qualche importanza, per paura che non si
ritrovassi il furto, avrebbe aiuto molto a
caro , ch'io fussi morto; di modo che ella
mi lasciò bere di quell' acqua per dua ri-
prese quanto io potetti , tantoché buona-
mente ne bevvi più d'uri fiasco: dipoi mi
copersi e cominciai a sudare e addormen-
tarmi. Tornato Felice dipoi che io dovevo
aver dormito in circa un' ora, domandò al
fanciullo quello ch'io facevo II fanciullo disse:
io non lo so , la Beatrice gli ha portato pieno
quell' infrescatojo d'acqua, e l'ha quasi tut-
to bevuto: io non so ora , se e' s'è morto
o vivo . Dicono, che questo povero giovane
fu per cadere in terra per il gran dispia-
cere ch' egli ebbe; dipoi prese un ^mal ba-
stone, e con esso disperatamente bastonava