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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0340
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3o6 VITA DI BENVENUTO
vomitare ; nel qual vomito mi uscì dello
stomaco un verme peloso , grande un quar-
to di braccio: i peli erano grandi, e il
verme era bruttissimo, macchiato di diver-
si colori, verdi, neri e rossi: serbossi al
medico ; il quale disse non aver mai ve-
duto una colai cosa , e poi disse a Felice:
abbi or cura del tuo Benvenuto, che è
guarito, e non gli lasciar fare disordini;
perchè sebbene quello l'ha campato , un
altro disordine ora te lo ammazzerebbe :
tu vedi, l'infermità è stata sì grande, che
portandogli 1' Olio Santo, noi non era-
mo stati a tempo; ora io conosco , che
con un poco di pazienza e di tempo e' fa-
rà ancora dell'alire belle opere. Poi si vol-
se a me e disse : Benvenuto mio, sia savio
e non fare disordini nessuno , e come tu
sei guarito , voglio che tu mi facci una
Nostra Donna di tua mano, perchè la vo-
glio adorar sempre per tuo amore. Allora
io gliene promessi ; dipoi lo domandai, se
fossi bene ch'io rr^ trasferissi fino a Fi-
renze . Allora e' mi disse , ch' io mi assicu-
rassi un po' meglio , e che si vedessi quel
che la natura faceva .
Passati che noi ebbimo otto giórni, il
miglioramento era tanto poco , che quasi
io m'ero venuto a noja a me medesimo;
perch'io ero stato più di cinquanta giorni
in quel gran travaglio ; e risolutomi mi messi
in ordine in un pajo di ceste (i), e così il
(i) Cesta secondo il vocabolario della Crusca è afr
 
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