3i6 VITA DI BENVENUTO
che io dissi a Felice: qui bisogna seccore
rere questa gamba, perchè non conosco
più modo a poterla sopportare . Il buon
Felice senza dir altro scese dal suo caval-
lo , e preso cardi e legnuzzi, dette ordine
di voler far fuoco . In questo, mentre ch'io
aspettavo , avendo poste le mani infra le
piume del petto di quell' oca , che sentii
assai caldo ; per la qual cosa io non lasciai
fare altrimenti fuoco, ma empiei quel mio
stivale di quelle piume dell' oca, e subito
io sentii tanto conforto, che rai dette la
vita .
Montati a cavallo , venivamo sollecita-
mente alla volta di Roma. Arrivati che noi
fummo in un certo poco di rialto ( era di
già fatto notte) guardando in verso Firenze,
tutt' a dua d'accordo movemmo gran voce
di maraviglia , dicendo: oh Dio del Cielo ,
che gran cosa è quella , che si vede sopra
Firenze! Questo si era come un gran trave
di fuoco, il quale scintillava e rendeva
grandissimo splendore. Io dissi a Felice :
certo noi sentiremo , che qualche gran
cosa sarà stata a Firenze. Così venuticene
& Roma , era un bujo grandissimo : e quan-
do noi fummo arrivati vicino a Banchi e
vicino alla casa nostra , io aveva un caval-
letto sotto, il quale andava di portante (i)
(t) Andar di portante è una particolare andatura del
cavallo , la quale dicesi anche ambio o ambiatura , ed è
un poco più del passo, ed un po' meno del trotto
che io dissi a Felice: qui bisogna seccore
rere questa gamba, perchè non conosco
più modo a poterla sopportare . Il buon
Felice senza dir altro scese dal suo caval-
lo , e preso cardi e legnuzzi, dette ordine
di voler far fuoco . In questo, mentre ch'io
aspettavo , avendo poste le mani infra le
piume del petto di quell' oca , che sentii
assai caldo ; per la qual cosa io non lasciai
fare altrimenti fuoco, ma empiei quel mio
stivale di quelle piume dell' oca, e subito
io sentii tanto conforto, che rai dette la
vita .
Montati a cavallo , venivamo sollecita-
mente alla volta di Roma. Arrivati che noi
fummo in un certo poco di rialto ( era di
già fatto notte) guardando in verso Firenze,
tutt' a dua d'accordo movemmo gran voce
di maraviglia , dicendo: oh Dio del Cielo ,
che gran cosa è quella , che si vede sopra
Firenze! Questo si era come un gran trave
di fuoco, il quale scintillava e rendeva
grandissimo splendore. Io dissi a Felice :
certo noi sentiremo , che qualche gran
cosa sarà stata a Firenze. Così venuticene
& Roma , era un bujo grandissimo : e quan-
do noi fummo arrivati vicino a Banchi e
vicino alla casa nostra , io aveva un caval-
letto sotto, il quale andava di portante (i)
(t) Andar di portante è una particolare andatura del
cavallo , la quale dicesi anche ambio o ambiatura , ed è
un poco più del passo, ed un po' meno del trotto