CELLINI.
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furiosissimo, di modo che, essendosi il di
fatto un monte di calcinacci e tegoli rotti
nel mezzo della strada, quel mio cavallo
non vedendo il monte , ne io , con questa
furia lo salse , dipoi allo scendere traboccò
in modo, che con fare un tombolo si mi-
se la testa infra le gambe; onci' io per pro-
pria virtù di Dio non mi feci un male al
mondo . Cavato fuora i lumi da' vicini a
quel gran romore, io eh' ero saltato in piè,
così senza montare altrimenti me ne corsi
a casa ridendo, che avevo scampato una
fortuna da rompere il collo . Giunto a ca-
sa, vi ritrovai certi mia amici ; ai quali ,
inmentre che noi cenavamo insieme, con-
tavo loro le prodezze della caccia e quella
diavoleria della trave di fuoco , che noi
avevamo veduto: i quali dicevano: che dò-
min vorrà significar codesto? Io dissi: qual-
che novità è forza che sia avvenuto a Fi-
renze. Così passatoci la cena piacevolmente,
l'altro giorno al tardi venne la nuova a
Roma della morte del Duca Alessandro .
Per la qual cosa molti mia conoscenti mi
venivano dicendo: tu dicevi bene, che so-
pra a Firenze sarebbe accaduto qualche
gran cosa . In questo mentre veniva a sal-
tacchioni in sur una sua mulettaccia quel
Messer Francesco Sederini, ridendo per la
via forte all'impazzata , e diceva : questo è
il rovescio delia medaglia di quello scelle-
rato tiranno, che t'aveva promesso il tuo
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furiosissimo, di modo che, essendosi il di
fatto un monte di calcinacci e tegoli rotti
nel mezzo della strada, quel mio cavallo
non vedendo il monte , ne io , con questa
furia lo salse , dipoi allo scendere traboccò
in modo, che con fare un tombolo si mi-
se la testa infra le gambe; onci' io per pro-
pria virtù di Dio non mi feci un male al
mondo . Cavato fuora i lumi da' vicini a
quel gran romore, io eh' ero saltato in piè,
così senza montare altrimenti me ne corsi
a casa ridendo, che avevo scampato una
fortuna da rompere il collo . Giunto a ca-
sa, vi ritrovai certi mia amici ; ai quali ,
inmentre che noi cenavamo insieme, con-
tavo loro le prodezze della caccia e quella
diavoleria della trave di fuoco , che noi
avevamo veduto: i quali dicevano: che dò-
min vorrà significar codesto? Io dissi: qual-
che novità è forza che sia avvenuto a Fi-
renze. Così passatoci la cena piacevolmente,
l'altro giorno al tardi venne la nuova a
Roma della morte del Duca Alessandro .
Per la qual cosa molti mia conoscenti mi
venivano dicendo: tu dicevi bene, che so-
pra a Firenze sarebbe accaduto qualche
gran cosa . In questo mentre veniva a sal-
tacchioni in sur una sua mulettaccia quel
Messer Francesco Sederini, ridendo per la
via forte all'impazzata , e diceva : questo è
il rovescio delia medaglia di quello scelle-
rato tiranno, che t'aveva promesso il tuo