6 VITA DI BENVENUTO
darono Cristofano a Firenze, e quivi gli
comprarono una casetta in Via Chiara dal
ministero di S. Orsola , e al ponte a Ri-
fredi gli comprarono assai buone possossio-
ni. Prese moglie il detto Cristofano in Fi-
renze, ed ebbe figliuoli e figliuole; e ac-
coneie tutte le figliuole, il restante si scom-
partirono i figliuoli . Dopo la morte di lor
padre, la casa di Via Chiara con certe al-
tre poche cose toccò a uno de'detti figliuo-
li che ebbe nome Andrea . Questi ancor
egli prese moglie ed ebbe quattro figliuoli
maschi: il primo ebbe nome Girolamo, il
secondo Bartolommeo , il terzo Giovanni
che fu mio padre, il quarto Francesco .
Andrea Cellini mio nonno intendeva assai
del modo dell'Architettura di quei tempi ,
e come sua arte, di quella viveva: Giovan-
ni, che fu mio padre, più che nessuno
degli altri vi dette opera. E perchè, sicco-
me dice Vetruvio , infra le altre cose , vo-
lendo far bene detta arte, bisogna avere
alquanto di Musica e buon disegno: essen-
do Giovanni fattosi buon disegnatore , co-
cominciò a dar opera alla Musica, e insie-
me con essa imparò a sonar molto bene di
viola e di flauto: ed essendo persona molto
studiosa, poco usciva di casa . Aveva per
vicino a muro a muro uno che si chiama-
va Stefano Granacci, il quale aveva parec-
chie figliuole tutte bellissime. Siccome piac-
que a Dio, Giovanni vide una di queste
fanciulle che aveva nome Lisabetta, e tan-
darono Cristofano a Firenze, e quivi gli
comprarono una casetta in Via Chiara dal
ministero di S. Orsola , e al ponte a Ri-
fredi gli comprarono assai buone possossio-
ni. Prese moglie il detto Cristofano in Fi-
renze, ed ebbe figliuoli e figliuole; e ac-
coneie tutte le figliuole, il restante si scom-
partirono i figliuoli . Dopo la morte di lor
padre, la casa di Via Chiara con certe al-
tre poche cose toccò a uno de'detti figliuo-
li che ebbe nome Andrea . Questi ancor
egli prese moglie ed ebbe quattro figliuoli
maschi: il primo ebbe nome Girolamo, il
secondo Bartolommeo , il terzo Giovanni
che fu mio padre, il quarto Francesco .
Andrea Cellini mio nonno intendeva assai
del modo dell'Architettura di quei tempi ,
e come sua arte, di quella viveva: Giovan-
ni, che fu mio padre, più che nessuno
degli altri vi dette opera. E perchè, sicco-
me dice Vetruvio , infra le altre cose , vo-
lendo far bene detta arte, bisogna avere
alquanto di Musica e buon disegno: essen-
do Giovanni fattosi buon disegnatore , co-
cominciò a dar opera alla Musica, e insie-
me con essa imparò a sonar molto bene di
viola e di flauto: ed essendo persona molto
studiosa, poco usciva di casa . Aveva per
vicino a muro a muro uno che si chiama-
va Stefano Granacci, il quale aveva parec-
chie figliuole tutte bellissime. Siccome piac-
que a Dio, Giovanni vide una di queste
fanciulle che aveva nome Lisabetta, e tan-