CELLINI. 367
to all' avarizia di Papa Paolo da Farnese ,
ma più del suo bastardo figlio allora chia-
mato Duca di Castro (1). Questo detto lavo-
rante fece intendere a un di quei Segreta-
rj del Signor Pierluigi detto, che essendo
stato meco per lavorante parecchi anni ,
per li quali egli faceva fede al Signor Pier-
luigi, ch'io ero uomo di più di ottanta-
mila ducati di valsente, e che questi da-
nari io gli avevo la maggior parte in gioje;
le quali gioje erano della Chiesa, e che io
1' avevo rubate nel tempo del sacco di
Roma in Castel Sant' Angelo, e che vedes-
sino di farmi pigliare subito segretamente.
Io aveva una mattina infra le altre lavo-
rato più di tre ore in sull' opere della so-
praddetta sposa , e mentre che la mia bot-
tega s' apriva e spazzava, io mi ero messo
la cappa addosso per dar un poco di
volta , e preso il cammino per istrada Ju-
lia, isboccai in sul canto delia Chiavica ;
dove Crespino Bargello con tutta la sua
sbirreria mi si fece incontro, e mi disse :
tu sei prigione del Papa . Al quale io dis-
si: Crespino , tu m' hai preso in cambio.
No , disse Crespino , tu sei il virtuoso Ben-
venuto, e benissimo ti conosco , e ti ho
da menare in Castel Sant' Angelo , dove
vanno li Signori e gli uomini virtuosi par

(1) Pierluigi fu dal padre creato Duca di Castro
nel 1537.