378 VITA DI BENVENUTO
gli delti la fede mia, e così egli mi dette
comodità ch' io potessi lavoracchiare qual-
che cosa . A questo pensando , che questa
indegnazione del Papa (sì per la mia inno-
cenza , ancora per li favori del Re) si do-
vesse terminare, tenendo pure la mia bot-
tega aperta , veniva Ascanio mio garzone
in Castello e portavami alcune cose da
lavorare : benché poco io potessi lavorare,
vedendomi a quel modo carcerato a così
gran torto. Pure facendo della necessità
virtù, lietamente il meglio ch' io potevo
mi comportavo questa mia perversa fortu-
na, avendomi fatti amicissimi tutte quelle
Guardie e tutti i soldati del Castello. E
perchè il Papa veniva alcune volte a cena
in Castello , in questo tempo che ci era il
Papa , il Castello non teneva Guardia , ma
stava liberamente aperto come un palazzo
ordinario; e perchè in questo tempo che
il Papa stava così, tutti i prigioni si usava-
no con maggior diligenza riserrare , a me
non era fatto nessuna di queste cotali cose,
ma liberamente in tutti questi tempi io
me n'andavo pel Castello ; e più volte al-
cuni di quei soldati mi consigliavano, ch'io
mi dovessi fuggire, e ch'essi m'avrebbono
fatto spalle , conoscendo il gran torto che
mi era fatto: ai quali io rispondevo, ch'io
avevo dato la fede mia al Castellano, il
quale era tanto uomo dabbene e che mi
aveva fatto così gran piaceri .
Eraci un soldato molto bravo e mol-
gli delti la fede mia, e così egli mi dette
comodità ch' io potessi lavoracchiare qual-
che cosa . A questo pensando , che questa
indegnazione del Papa (sì per la mia inno-
cenza , ancora per li favori del Re) si do-
vesse terminare, tenendo pure la mia bot-
tega aperta , veniva Ascanio mio garzone
in Castello e portavami alcune cose da
lavorare : benché poco io potessi lavorare,
vedendomi a quel modo carcerato a così
gran torto. Pure facendo della necessità
virtù, lietamente il meglio ch' io potevo
mi comportavo questa mia perversa fortu-
na, avendomi fatti amicissimi tutte quelle
Guardie e tutti i soldati del Castello. E
perchè il Papa veniva alcune volte a cena
in Castello , in questo tempo che ci era il
Papa , il Castello non teneva Guardia , ma
stava liberamente aperto come un palazzo
ordinario; e perchè in questo tempo che
il Papa stava così, tutti i prigioni si usava-
no con maggior diligenza riserrare , a me
non era fatto nessuna di queste cotali cose,
ma liberamente in tutti questi tempi io
me n'andavo pel Castello ; e più volte al-
cuni di quei soldati mi consigliavano, ch'io
mi dovessi fuggire, e ch'essi m'avrebbono
fatto spalle , conoscendo il gran torto che
mi era fatto: ai quali io rispondevo, ch'io
avevo dato la fede mia al Castellano, il
quale era tanto uomo dabbene e che mi
aveva fatto così gran piaceri .
Eraci un soldato molto bravo e mol-