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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0420
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386 VITA DI BENVENUTO
passeggiavamo intorno al mastio del Ca-
stello. Avvenne che il Castellano ancora egli
passeggiava ; e incontrandomi appunto in
Sua Signoria, Ascanio disse: io me ne vo,
addio per sempre. A questo io dissi: e per
sempre voglio che sia, e perchè cosi sia il
vero, io commetterò alle Guardie, che mai
più ti lascio passare: e voltomi al Castel-
lano, con tutto il cuore io pregai, che
commettessi alle Guardie , che non lascias-
sero mai più passare Ascanio , dicendo a
Sua Signoria : questo villanello mi viene a
crescere male al mio gran male ; sicché vi
prego, Signor mio, che mai più voi lasciate
entrar costui. Il Castellano gl' incresceva
assai , perchè lo conosceva di maraviglioso
ingegno; appresso a questo egli era di tanta
bella forma di corpo , che pareva che o-
gnuno, vedutolo una sola volta, espressamene
te se gli affezionava. Il detto giovane se
II' andava lacrimando, e portava una sua
stortetta (i), che alcune volte segretamente
si portava sotto . Uscendo dal Castello e
avendo il viso cosi lacrimoso, s' incontrò in
dna di quei mia maggior nemici, che uno
era quel Jeronimo Perugino sopraddet-
to (2) e l'altro era un certo Michele, ore-
fici tutt' a dua. Questo Michele, per essere

(1) Storta è anche una specie di scimitarra o squar^
cina.
(2) Questi è probabilmente quel lavorante perugino ,
di cui ha parlato a pagg. 338. e 363?
 
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