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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0422
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388 VITA DI BENVENUTO
te infermità, che lo traevano del cervello
affatto ; e quando questa cosa gli comincia-
va a venire , e' parlava assai: e questi umo-
ri sua erano ogni anno diversi ; perchè
una volta gli pareva essere un orcio da
olio ; un' altra volta gli pareva essere un
ranocchio e saltava come il ranocchio ;
un' altra volta gli parve esser morto , e bi-
sognò sotterrarlo : così ogni anno veniva in
qualcuno di questi colai umori diversi .
Questa volta si cominciò ad immaginare
d'essere un pipistrello e, mentre eh' egli an-
dava a spasso , strideva qualche volta così
sordamente come fanno i pipistrelli: an-
cora dava un po' di atto alle mani e al
corpo , come se volare avesse voluto . Li
medici sua, che se n'erano avveduti , così
li sua servitori vecchi , di davano tutti i
piaceri , che immaginar si potevano ; e per-
chè pareva a loro , che pigliassi gran pia-
cere di sentirmi ragionare, a ogni poco ve-
nivano per me e menavanmi da lui. Per
la qual cosa questo pover* uomo talvolta
mi tenne quattro e cinqu'ore intere, che
mai avevo restato di ragionar seco . Mi te-
neva alla tavola sua a mangiare addirim-
petto a sè : mai restava di ragionare o di
farmi ragionare; ma io in quei ragiona-
menti mangiavo pure assai bene. Egli po-
ver' uomo non mangiava e non dormiva ,
di modo che m'aveva istracco , ch'io non
potevo più ; e guardandolo alcune volte in
viso , vedevo che le luci degli occhi erano
 
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