CELLINI.
tanto gentilmente e con alcuni fiori , che
quasi ogni mattina mi facevo portare da
un certo Savoino . Questo Savoino teneva
cura della citerna e delle botti , e anche
si dilettava di lavorare di legname; e alni
io rubai le tanaglie , con che io sconficcai
li chiodi di queste bandelle. Per tornare
al mio letto, quando il Bozza e il Pedi-
gnone venivano , mai dicevo loro altro se
non, che stessero discosto dal mio letto,
acciocché non me 1' imbrattassino e non
me lo guastassino ; dicendo loro per qual-
che occasione, che pure per ischerno qual-
che volta così leggermente mi toccavano
un poco il letto: ah sudici poltroni ! io
metterò mano a una di codeste vostre spa-
de e farovvi tal dispiacere , ch' 10 vi farò
maravigliare . Vi par egli esser degni di
toccare il letto d' un mio pari ? A questo
io non avrò rispetto alla vita mia , perchè
io son certo, ch' io vi torrò la vostra ; sic-
ché lasciatemi stare colli mia dispiaceri e
colle mia tribolazioni, e non mi date più
affanno di quello ch' io m'abbia ; se non
ch'io vi farò vedere, che cosa sa fare un
disperato. Costoro lo ridissono al Castellano,
il quale comandò loro espressamente , che
mai non s'accostassino a quel mio letto , e
che, quando e' venivano da me, e' venissino
senza spada , e che mi avessino benissimo
cura del resto. Sendomi io assicurato del
letto , mi parve d'aver fatto ogni cosa: e
perchè quivi era l'importanza di tutta la
tanto gentilmente e con alcuni fiori , che
quasi ogni mattina mi facevo portare da
un certo Savoino . Questo Savoino teneva
cura della citerna e delle botti , e anche
si dilettava di lavorare di legname; e alni
io rubai le tanaglie , con che io sconficcai
li chiodi di queste bandelle. Per tornare
al mio letto, quando il Bozza e il Pedi-
gnone venivano , mai dicevo loro altro se
non, che stessero discosto dal mio letto,
acciocché non me 1' imbrattassino e non
me lo guastassino ; dicendo loro per qual-
che occasione, che pure per ischerno qual-
che volta così leggermente mi toccavano
un poco il letto: ah sudici poltroni ! io
metterò mano a una di codeste vostre spa-
de e farovvi tal dispiacere , ch' 10 vi farò
maravigliare . Vi par egli esser degni di
toccare il letto d' un mio pari ? A questo
io non avrò rispetto alla vita mia , perchè
io son certo, ch' io vi torrò la vostra ; sic-
ché lasciatemi stare colli mia dispiaceri e
colle mia tribolazioni, e non mi date più
affanno di quello ch' io m'abbia ; se non
ch'io vi farò vedere, che cosa sa fare un
disperato. Costoro lo ridissono al Castellano,
il quale comandò loro espressamente , che
mai non s'accostassino a quel mio letto , e
che, quando e' venivano da me, e' venissino
senza spada , e che mi avessino benissimo
cura del resto. Sendomi io assicurato del
letto , mi parve d'aver fatto ogni cosa: e
perchè quivi era l'importanza di tutta la