410 VITA DI BENVENUTO
posito al mondo mi disse, ch'io ero un
asino: alle quali parole io risposi, ch'e'non
diceva la verità, e che io ero un uomo in
ogni conto da più di lui; ma che s'egli
mi stuzzicava , io gli darei calci più forti
che un asino . Costui lo riferì al Cardinale
e gli dipinse un inferno . Ivi a due giorni
io tirai dreto al palazzo in una buca altis-
sima a un colombo salvatico, che covava
in quella buca : e a quel medesimo colom-
bo io avevo visto tirare più volte a un
orefice, che si domandava Giovan France-
sco della Tacca , milanese, e mai l'aveva
colto. Questo giorno eh' io tirai, il colombo
mostrava per l'appunto il capo , stando in
sospetto per altre volte che gli era stato
tirato : e perchè questo Giovan Francesco
ed io eravamo rivali alle cacce dello stiop-
po, essendo lì certi gentiluomini e mia
amici in sulla mia bottega, mi mostra-
rono dicendo : ecco lassù il colombo, che
tante volte Giovan Francesco gli ha tirato
e non l'ha mai colto : or vedi, quel povero
animale sta in sospetto appena che mostri
il capo. Alzando allora gli occhi in su, io
dissi: quel po' del capo solo basterebbe a me
per ammazzarlo; se m'aspettassi solo ch' io
mi mettessi al viso il mio stioppo, io rin-
vestirei certo. Quei gentiluomini dissono,
che non gli darebbe (i) quello che fu in-
(r) V. la nota (i) a pag. 182,
posito al mondo mi disse, ch'io ero un
asino: alle quali parole io risposi, ch'e'non
diceva la verità, e che io ero un uomo in
ogni conto da più di lui; ma che s'egli
mi stuzzicava , io gli darei calci più forti
che un asino . Costui lo riferì al Cardinale
e gli dipinse un inferno . Ivi a due giorni
io tirai dreto al palazzo in una buca altis-
sima a un colombo salvatico, che covava
in quella buca : e a quel medesimo colom-
bo io avevo visto tirare più volte a un
orefice, che si domandava Giovan France-
sco della Tacca , milanese, e mai l'aveva
colto. Questo giorno eh' io tirai, il colombo
mostrava per l'appunto il capo , stando in
sospetto per altre volte che gli era stato
tirato : e perchè questo Giovan Francesco
ed io eravamo rivali alle cacce dello stiop-
po, essendo lì certi gentiluomini e mia
amici in sulla mia bottega, mi mostra-
rono dicendo : ecco lassù il colombo, che
tante volte Giovan Francesco gli ha tirato
e non l'ha mai colto : or vedi, quel povero
animale sta in sospetto appena che mostri
il capo. Alzando allora gli occhi in su, io
dissi: quel po' del capo solo basterebbe a me
per ammazzarlo; se m'aspettassi solo ch' io
mi mettessi al viso il mio stioppo, io rin-
vestirei certo. Quei gentiluomini dissono,
che non gli darebbe (i) quello che fu in-
(r) V. la nota (i) a pag. 182,