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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0449
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CELLINI . 4^5
Questo fu il dì del Corpus Domini nel i53g.
Dopo questa disputa passato tutto quel gior-
no infino alla notte, dalla cucina del Papa
venne un' abbondante vivanda : ancora dal-
la cucina del Cardinal Cornaro venne buo-
nissima provvisione : e abbattendosi a que-
sto parecchi mia amici , li feci restare a
cena meco; onde io tenendo la mia gamba
isteccata nel letto , feci lieta cena con esse-
loro ; così soprastettero meco. Passato un'
ora di notte si partirono; e due mia ser-
vitori m'assettarono da dormire, dipoi si
messono nell' anticamera . Io avevo un cane
nero quanto una mora , di questi pelosi ,
e mi serviva mirabilmente alla caccia dello
stioppo, e mai non si stava lontano da me
un passo. La notte, essendomi sotto il letto,
ben tre volte chiamai il mio servitore, che
me lo levassi di sotto il letto, perchè e'
mugliava spaventosamente. Quando i ser-
vitori venivano , questo cane si gettava lo-
ro addosso per morderli . Egli erano spa-
ventali e avevano paura , che il cane non
fussi arrabbiato, perchè continuamente ur-
lava . Così passammo insino alle quattr'ore
di notte. Al tocco delle quattr' ore entrò
il Bargello con molta famiglia drento della
mia camera : allora il cane s'uscì fuora e
gettossi addosso a questi con tanto furore,
stracciando loro le cappe e le calze, e gli
aveva messi in tanta paura , eh' egli pen-
savano ch'e' fussi arrabbiato. Per la qual
©osa il Bargello , come persona pratica ,
 
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