CELLINI .
433
pre mi pareva essere insieme visibilmente
con quello , che invisibile avevo sentito e
sentivo bene spesso. Al quale io non do-
mandavo altra grazia , se non lo pregavo
(e strettamente) che mi menassi dov'io po-
tessi vedere il sole, dicendogli, che quello
era quanto desiderio io avevo; e che se io
una sola volta lo potessi vedere, dappoi io
morirei contento di tutti i dispiaceri , che
10 avevo avuti in questa prigione ;
chè tutti mi erano diventali amici e
per-
com-
pagni, e nulla più mi disturbava: che
sebbene quei divoti del Castellano si aspet-
tavano, che il Castellano m'impiccassi a
quel merlo dove io ero sceso, siccome egli
aveva detto; veduto poi, che il detto Ca-
stellano aveva fatta un' altra risoluzione
tutta contraria da quella , costoro che non
la potevano patire, sempre mi facevano qual-
che diversa paura , per la quale io dovessi
pigliare spavento per la perdita della vita .
Siccome io dico , a tutte queste cose io mi
ero tanto addomesticato , che di nulla io
non avevo più paura , e nulla più mi di-
sturbava ; solo avevo questo desiderio, che
è il sognare di vedere la sfera del sole. Di
modo che seguitando innanzi colle mie
grandi orazioni, tutte or volte coll' affetto
a Cristo , sempre dicevo : o vero figliuol di
Dio, io ti prego per la tua nascita e per
la tua morte in croce e per la tua gloriosa
risurrezione , che tu mi facci degno , che
Beiw. Cellini 7. 28
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pre mi pareva essere insieme visibilmente
con quello , che invisibile avevo sentito e
sentivo bene spesso. Al quale io non do-
mandavo altra grazia , se non lo pregavo
(e strettamente) che mi menassi dov'io po-
tessi vedere il sole, dicendogli, che quello
era quanto desiderio io avevo; e che se io
una sola volta lo potessi vedere, dappoi io
morirei contento di tutti i dispiaceri , che
10 avevo avuti in questa prigione ;
chè tutti mi erano diventali amici e
per-
com-
pagni, e nulla più mi disturbava: che
sebbene quei divoti del Castellano si aspet-
tavano, che il Castellano m'impiccassi a
quel merlo dove io ero sceso, siccome egli
aveva detto; veduto poi, che il detto Ca-
stellano aveva fatta un' altra risoluzione
tutta contraria da quella , costoro che non
la potevano patire, sempre mi facevano qual-
che diversa paura , per la quale io dovessi
pigliare spavento per la perdita della vita .
Siccome io dico , a tutte queste cose io mi
ero tanto addomesticato , che di nulla io
non avevo più paura , e nulla più mi di-
sturbava ; solo avevo questo desiderio, che
è il sognare di vedere la sfera del sole. Di
modo che seguitando innanzi colle mie
grandi orazioni, tutte or volte coll' affetto
a Cristo , sempre dicevo : o vero figliuol di
Dio, io ti prego per la tua nascita e per
la tua morte in croce e per la tua gloriosa
risurrezione , che tu mi facci degno , che
Beiw. Cellini 7. 28