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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Bearb.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0076
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42 VITA DI BENVENUTO
me. In mentre ch'io stavo razionando, uno
di loro , che si domandala Gherardo Gua-
sconti , lor cugino , ordinato forse da co-
storo insieme, appostò che passasse una
soma . Questa fu una soma di mattoni .
Quando questa soma fu al riscontro mio,
questo Gherardo me la spinse talmente ad-
dosso ch'ella mi fece gran male. Voltatomi
subito e veduto ch'ei se ne rise, gli menai
sì grande il pugno in una tempia che sve-
nuto cadde come morto; dipoi voltomi
a' suoi cugini , dissi : così si trattano i ladri
poltroni vostri pari ; e volendo eglino fare
alcuna dimostrazione che assai erano, io
che mi trovavo infiammato , messi mano a
un picco! coltello ch'io avevo , dicendo co-
sì: chi di voi esca dalla bottega , l'altro
corra pel confessore , perchè il medico
con ci avrà che fare. Furono le parole a
loro di tanto spavento , che nessuno si
mosse all'ajuto del cugino. Subito ch'io
mi fui partito, corsono i padri e' figliuoli
agli Otto, e quivi dissono, ch'io con ar-
mata mano gli avevo assaliti, cosa che mai
più in Firenze s'era usata tale. I Signori
Otto mi fecero chiamare; onde io compar-
si; e ( danti mi una gran riprensione, e sgri-
dato, sì per vedermi in cappa e quegli in
mantello e cappuccio alla civile (i), e an-

(i) Il Varchi contemporaneo al Cellini dice, che
in Firenze era riputato sbricio e uomo di cattiva vita chi
noli essendo soldato portava di giorno solamente la cappa.
 
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