§4 VITA DI BENVENUTO
sto si era il giorno della festa, perchè defc
ta casa abitava Messer Gismondo Chigi
fratello del detto Messer Agostino. Avevano
molta boria quando vedevano de' giovani
mia pari che andavano a imparare dentro
alla casa loro . La moglie del detto Messer
Gismondo vedutomi sovente in questa sua
casa (questa donna era gentile al possibile
e oltremodo bella ) accostandosi un giorno
a me, guardando li mia disegni, mi do-
mandò s' io ero pittore o scultore; alla qual
donna io dissi , eh' ero orefice . Ella disse ,
che troppo bene disegnavo per orefice; e
fattosi portare da una sua cameriera un
giglio di bellissimi diamanti legati in oro,
mostrandomeli, volse che io gli stimassi,
lo gli stimai ottocento scudi . Allora ella
disse, che benissimo io gli avevo stimati .
Appresso mi domandò se mi bastava 1' ani-
mo di legarli bene: io dissi che molto vo-
lentieri; e alla presenza di lei ne feci un
dava acquistando della propria virtù. La Disputa del
Sacramento può fissar l'epoca in cui emancipato dalla
scuola cominciò a veder la natura con occhi liberi e
proprj: gli Atti degli Apostoli, e la Trasfigurazione pos-
sono fissare il più sublime grado del suo perfeziona-
mento.
Fu bello della persona, cortese ne' modi, ed al-
1' esempio di Bramante Lazzari suo zio, amico della
magnificenza e de' piaceri. Il suo merito e le sue qua-
lità furono tali , che anche gli invidiosi erano costretti
a benvolerlo e lo colmarono di lodi. Fu sorpreso dalla
morte nel fiore della vita e della sua gloria il venerdì
santo del i52o; era nato lo stesso giorno nel £483.
sto si era il giorno della festa, perchè defc
ta casa abitava Messer Gismondo Chigi
fratello del detto Messer Agostino. Avevano
molta boria quando vedevano de' giovani
mia pari che andavano a imparare dentro
alla casa loro . La moglie del detto Messer
Gismondo vedutomi sovente in questa sua
casa (questa donna era gentile al possibile
e oltremodo bella ) accostandosi un giorno
a me, guardando li mia disegni, mi do-
mandò s' io ero pittore o scultore; alla qual
donna io dissi , eh' ero orefice . Ella disse ,
che troppo bene disegnavo per orefice; e
fattosi portare da una sua cameriera un
giglio di bellissimi diamanti legati in oro,
mostrandomeli, volse che io gli stimassi,
lo gli stimai ottocento scudi . Allora ella
disse, che benissimo io gli avevo stimati .
Appresso mi domandò se mi bastava 1' ani-
mo di legarli bene: io dissi che molto vo-
lentieri; e alla presenza di lei ne feci un
dava acquistando della propria virtù. La Disputa del
Sacramento può fissar l'epoca in cui emancipato dalla
scuola cominciò a veder la natura con occhi liberi e
proprj: gli Atti degli Apostoli, e la Trasfigurazione pos-
sono fissare il più sublime grado del suo perfeziona-
mento.
Fu bello della persona, cortese ne' modi, ed al-
1' esempio di Bramante Lazzari suo zio, amico della
magnificenza e de' piaceri. Il suo merito e le sue qua-
lità furono tali , che anche gli invidiosi erano costretti
a benvolerlo e lo colmarono di lodi. Fu sorpreso dalla
morte nel fiore della vita e della sua gloria il venerdì
santo del i52o; era nato lo stesso giorno nel £483.