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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 3) — Venedig, 1818 [Cicognara, 18-3; 2486-3]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1186#0229
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22g

CAPITOLO SECONDO

ULTIME SCULTURE CONTEMPORANEE ALLE
PRIME OPERE DI CANOVA.

N.

I oi abbiamo veduto nel precedente capitolo lo stato in generale dell'istru-
zione, ch'era diffusa per tutta 1' Italia al terminare del secolo XVIII e al
sorgere di questo, ed abbiamo anche osservalo come le arti andavano moven-
do verso una miglior direzione.

L'architettura e la scultura erano ancora inceppate nelle cattive abitudini,
e non si videro opere che annunziassero in alcuna maniera il loro prossimo
risorgimento. Diverso è il progresso delle arti in istato d'infanzia \crso la
perfezione; allora sogliono esser precedute dalla scultura, siccome abbiamo
per lungo corso di età osservato ; ma trattandosi di arti che erano adulte, e
di artisti consumati nelle pratiche le più difficili, le cattive abitudini avendo
preso radice, e i modi convenzionali essendo da lungo tempo adottati, diveni-
vano più ardue le operazioni dello scultore, e duopo era di maggior coraggio
a lui che ad ogni altro artefice, per innovare contro il voto dei vecchi mae-
stri. Allorquando le arti in genere non avevan messo le ali, e tutti i movi-
menti erano lentissimi, la scultura per quelle tante ragioni esternate ne'no-
stri primi libri soleva precedere ornando edificj, erigendo le statue de'numi,
soccorrendo alla religione, all'ambizione, e a tutti i bisogni degli uomini.
Un' arte che non finge nulla di ciò che presenta, i cui prodotti sono cose rea-
li, e palpabili, godeva una specie di privilegio o preminenza sovra tutte le
altre, fintanto che, vinti i primi ostacoli, e arrivate poi tutte a una mela nel
tempio delle muse, non vi fu più per alcuna un primato assoluto. Abbiamo
veduto come il deviamento delle arti dal buon sentiero non successe già per
una mancanza di quell'energia e di quei mezzi che le avevano spinte al ver-
tice del loro ingrandimento, ma nacque anzi da abuso soverchio di queste
forze medesime: quindi se fu conforme e contemporaneo l'aberramento, non
era di cos'i assoluta necessità che del pari allo stesso momento rientrassero
sulla smarrita strada, tanto più che migliori occasioni e mezzi più facili pre-
sentaronsi da prima a' pittori clic agli scultori, le cui opere difficili e dispen-
diose sono di rado ordinate; e quanto più è laboriosa l'esecuzione d'un1 ope-
ra, e maggiormente radicate le discipline d'un'arte , tanto più d1 oslncolo si
Uova a variarne la direzione.

Piermariiii e Vanvitelli avevano avuto le più grandi opportunità di erigere laM4 «k
Voi. III. 48
 
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