CANTO ir. 19
(Ph tf^tf^tf^tf^tf^tf^Xtf^Xtf^tf^^tf^atf^&tf^tf 8*
ARGOMENTO.
Al Re vengon due donne, e innansi ad ejso,
Muovon tal lite, ch’ ei con gran fatìca
Decide. Loda indi il donnefco fefso,
Ma sa pofcia il Villan, che fi d'ifdica.
Gli ordina il Re} che a lui ne venga apprejso,
Sì, che ìl veggia, e nol veggia. Ei non s’ intrica,
Anfi vi porta flalla, orto, e raulino,
Poi fugge un mal' insiujfo del defiino.
ALLEGORIA,
Sebbene l’ascnltare i suddiri è usizio del buon Princi-
pe, i pia.ti però, e le contese del rninuto volgo, e delle fem~
minelle, non possono occuparlo con lode: onde ognun d’essì
dovrebbe vedere, e non vedere, cioè trascurare alcune cose,
altre curarle. A1 Cortigiano 3ccorto non manca, nè l’arte
di capire i corhandamcnti del luo Signore, comechè non
chiaramente spiegati, uè la prudenza di eseguirli,
°& I. °<|>“
L 1 n quì vorrei ai certi barbaiTori,
Che ne i cafte su le pancaccie stanno;
Trinciando il sajo a’ mileri Signori,
Che sotco le ree lor fbrbici vanno.
Entran ne’ gabinetti, entran ne’fori,
La promettono ad uno, ad un la dannoj
Con Bertoldo ei s’ accolli a l’ aurea sede,
Ve’ giudice Alboin pensoso siede.
B ij
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ARGOMENTO.
Al Re vengon due donne, e innansi ad ejso,
Muovon tal lite, ch’ ei con gran fatìca
Decide. Loda indi il donnefco fefso,
Ma sa pofcia il Villan, che fi d'ifdica.
Gli ordina il Re} che a lui ne venga apprejso,
Sì, che ìl veggia, e nol veggia. Ei non s’ intrica,
Anfi vi porta flalla, orto, e raulino,
Poi fugge un mal' insiujfo del defiino.
ALLEGORIA,
Sebbene l’ascnltare i suddiri è usizio del buon Princi-
pe, i pia.ti però, e le contese del rninuto volgo, e delle fem~
minelle, non possono occuparlo con lode: onde ognun d’essì
dovrebbe vedere, e non vedere, cioè trascurare alcune cose,
altre curarle. A1 Cortigiano 3ccorto non manca, nè l’arte
di capire i corhandamcnti del luo Signore, comechè non
chiaramente spiegati, uè la prudenza di eseguirli,
°& I. °<|>“
L 1 n quì vorrei ai certi barbaiTori,
Che ne i cafte su le pancaccie stanno;
Trinciando il sajo a’ mileri Signori,
Che sotco le ree lor fbrbici vanno.
Entran ne’ gabinetti, entran ne’fori,
La promettono ad uno, ad un la dannoj
Con Bertoldo ei s’ accolli a l’ aurea sede,
Ve’ giudice Alboin pensoso siede.
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