néìla sua prima fanciiillezza al disegno, & alla musica,
nella qnale fii eccellente , hauendo in quella haimti
per Maestri Marco Carrà. & II Trombonclno Uero-
nesi, ch’ allhora stanano col Marehese di Mantoii3_, .
Nelle cose d’intaglio gli fnrono di molto giouamento
due Ueronesi d’ honorate Famiglie, co’ quali hebbe»*
continiia pratica. L’ vno fii Nicolò Auanzi, che lauo-
raua in Roma priuatamente Camei, Corniole, & al-
tre pietre, che furono portate a diuersi Principi, o
vi sono di quelli, che si ricordano hauer veduto vn_
Lapislazolo.largo tre dita conla natiuità di Christo, e
molte figure intagllate di siia mano , il quale fii ve n-
duto alla Duchelsa d’ Urbino, come coia singolare.
L’ altro fu Galeazzo Mondella, il quale oltre aH’ in-
tagliar le gioie, disegnò beniilimo. Hauendo Matteo ap-
prelo da queiti due tutto quello , che sàpeuano, ve-
nutogli alle mani vn bel pezzo di diaspro verde, e mac-
chiato di gocciole rosse, come 'sono i buoni, v’ intaglid
dentro vnDepósto di Groce con tanta diligenza , che
fece veriire le piaghe nella parte macchiata di sangiie,
onde riuscì quell’ opera rarissima, e da lui fti venduta
alla Marchesana Isàbellada Este . Andatolène poi in__
Francia, portando Leco molte cose di siia mano , per-
che gli facesseroluogo In corte del Re Francesco I., fù
introdotto a S. Maestà , che sempre tenne in conto tut-
te le maniere de’ Uirtuosi, & haueiido prese molte del-
le pietreda costulintagllate, Io tolse al siio seruigio, &
ordinatagli vna buona proiiisione, non l’hebbe meo__
caro, èssendo anco eccellentesònator dileuto , & otti-
mo musico . Stando Matteo al seruitlo di quel Re , fe-
ce non pure per S. Maestà molte cose rare, ma quasi a
tutti i Signori -, e Baronidi quèlla Coite, non estèndoui
quasi niuno , che non hauèilè [ vsandosi molto allhora
di portar‘Camei,& altre simili gioie al collo, e nelle ber-
rette ] dell’ opere sue.
Fece al Re vna tauola per l’ÀItare della Regia Ca-
pella portatile per viaggio, tuttta piena di figure d’oro,
parte tonde, e parte di mezo rilieuo con molte gioie
Inta-
nella qnale fii eccellente , hauendo in quella haimti
per Maestri Marco Carrà. & II Trombonclno Uero-
nesi, ch’ allhora stanano col Marehese di Mantoii3_, .
Nelle cose d’intaglio gli fnrono di molto giouamento
due Ueronesi d’ honorate Famiglie, co’ quali hebbe»*
continiia pratica. L’ vno fii Nicolò Auanzi, che lauo-
raua in Roma priuatamente Camei, Corniole, & al-
tre pietre, che furono portate a diuersi Principi, o
vi sono di quelli, che si ricordano hauer veduto vn_
Lapislazolo.largo tre dita conla natiuità di Christo, e
molte figure intagllate di siia mano , il quale fii ve n-
duto alla Duchelsa d’ Urbino, come coia singolare.
L’ altro fu Galeazzo Mondella, il quale oltre aH’ in-
tagliar le gioie, disegnò beniilimo. Hauendo Matteo ap-
prelo da queiti due tutto quello , che sàpeuano, ve-
nutogli alle mani vn bel pezzo di diaspro verde, e mac-
chiato di gocciole rosse, come 'sono i buoni, v’ intaglid
dentro vnDepósto di Groce con tanta diligenza , che
fece veriire le piaghe nella parte macchiata di sangiie,
onde riuscì quell’ opera rarissima, e da lui fti venduta
alla Marchesana Isàbellada Este . Andatolène poi in__
Francia, portando Leco molte cose di siia mano , per-
che gli facesseroluogo In corte del Re Francesco I., fù
introdotto a S. Maestà , che sempre tenne in conto tut-
te le maniere de’ Uirtuosi, & haueiido prese molte del-
le pietreda costulintagllate, Io tolse al siio seruigio, &
ordinatagli vna buona proiiisione, non l’hebbe meo__
caro, èssendo anco eccellentesònator dileuto , & otti-
mo musico . Stando Matteo al seruitlo di quel Re , fe-
ce non pure per S. Maestà molte cose rare, ma quasi a
tutti i Signori -, e Baronidi quèlla Coite, non estèndoui
quasi niuno , che non hauèilè [ vsandosi molto allhora
di portar‘Camei,& altre simili gioie al collo, e nelle ber-
rette ] dell’ opere sue.
Fece al Re vna tauola per l’ÀItare della Regia Ca-
pella portatile per viaggio, tuttta piena di figure d’oro,
parte tonde, e parte di mezo rilieuo con molte gioie
Inta-