yo
lodata da iiifìniti, che I’ hantio veduta , e partkr©-
Jarmente dal Danese da Carara , che la vide tro-
ìiandoh in Verona, mentre metteua in opera Ia Capel-
la de’ Signori Fregoh in S. Anasta sia , ch’ è cosa raris-
sima.
XXXXUII.
G IVL 10 D A L M0\0.
DI Battifia dal Moro fù Fratello germano Giulio,
di peritia non minore di Iui in quesi’ arte : Mu
in quasi tutta la sua vsta hauendo habitato in Uenetia,
pochilsime cose, anzi niuna pittura publica, ch’ io sap-
pia , lasciò di siia memoria in Uerona 5 Ónde non_.
habbiamo ch’ a replicare per approuati Testimonij
che videro le sue opere, ch’ egli fù vn buon Pittore,
e seben inferiore di fama , pari però- di maestria al
Fratello.
XXXXVIIL
. ' M A\C O DAL M0\O.
HEbbe pur anco Battista dal Moro vn Figlmolo di
nome Marco , ch’ ancor. giouinetto dipingendo
in compagnia del Padre,gliporgeua ne’ siioi Iauorinon
poco sòllieuo 5 anzi amianzandosi lèmpre nella perfet-
tione, riistcì dinon minor grido del Padre stesso . Re-
stano di Iui in Uerona alcune lodate memorie , e frà
1’ altre inS.CeciIia all’ Altar maggiore la detta San-
ta con S. Filippo Neri , & altri Santi. Nella ChiesU,
del Paradiso al primo iaterale sinistro dipinlè Ia Uer-
gine , e S. Annacol Bambino Giesii 3 e nella Galeria
del S* Dot. Benedetto Fattori ritrouasi vn quadro bel-
lissimo con la Uergine,e suo Bambino, S» Gio. e S.Eli-
sabetta inginocchiata, opera quasi pari a quelle^ di
Rafaello , di cui fst anco molto tempo lcolaro in Ro-
ma, doue morìin età giouanile.
lodata da iiifìniti, che I’ hantio veduta , e partkr©-
Jarmente dal Danese da Carara , che la vide tro-
ìiandoh in Verona, mentre metteua in opera Ia Capel-
la de’ Signori Fregoh in S. Anasta sia , ch’ è cosa raris-
sima.
XXXXUII.
G IVL 10 D A L M0\0.
DI Battifia dal Moro fù Fratello germano Giulio,
di peritia non minore di Iui in quesi’ arte : Mu
in quasi tutta la sua vsta hauendo habitato in Uenetia,
pochilsime cose, anzi niuna pittura publica, ch’ io sap-
pia , lasciò di siia memoria in Uerona 5 Ónde non_.
habbiamo ch’ a replicare per approuati Testimonij
che videro le sue opere, ch’ egli fù vn buon Pittore,
e seben inferiore di fama , pari però- di maestria al
Fratello.
XXXXVIIL
. ' M A\C O DAL M0\O.
HEbbe pur anco Battista dal Moro vn Figlmolo di
nome Marco , ch’ ancor. giouinetto dipingendo
in compagnia del Padre,gliporgeua ne’ siioi Iauorinon
poco sòllieuo 5 anzi amianzandosi lèmpre nella perfet-
tione, riistcì dinon minor grido del Padre stesso . Re-
stano di Iui in Uerona alcune lodate memorie , e frà
1’ altre inS.CeciIia all’ Altar maggiore la detta San-
ta con S. Filippo Neri , & altri Santi. Nella ChiesU,
del Paradiso al primo iaterale sinistro dipinlè Ia Uer-
gine , e S. Annacol Bambino Giesii 3 e nella Galeria
del S* Dot. Benedetto Fattori ritrouasi vn quadro bel-
lissimo con la Uergine,e suo Bambino, S» Gio. e S.Eli-
sabetta inginocchiata, opera quasi pari a quelle^ di
Rafaello , di cui fst anco molto tempo lcolaro in Ro-
ma, doue morìin età giouanile.