la, quella di tagliar le pietre od il legno, e 1! al-
tra di fondere il bronzo e gettarlo nelle forme,
s'introducessero nella Grecia dalle contrade orien-
tali, e dai paesi fertilizzati dalle benefiche innon-
dazioni del Nilo. Pausania, a vero dire, narra che
una statua di Orfeo, la quale al suo tempo ve-
devasi ancora nel tempio di Cerere sul monte
Taigeto, volevasi opera di un artista pelasgo (*).
Ma non perciò è meno indubbio che gli Egiziani
fabbricarono, assai prima dei Greci, delle statue
che rappresentavano le potenze celesti che avea-
no in cura gli astri, alla influenza delle quali at-
tribuivano tutti i fenomeni della natura.
La maggior parte di tali effigie, bizzarro
accozzamento di forme umane ed animalesche,
quella di Minerva nell' isola di Rodi, luogo dove in pri-
ma avea fermato il suo soggiorno.
(*) Nome dei Greci primitivi.
Vista la particolare costruzione di gran numero
di antiche cittadelle, delle quali un dotto nostro contem-
poraneo visitò con gran cura i ruderi, è presumibile che
altre colonie, venute dalla parte settentrionale, avessero
cominciato a dirozzare la Grecia anteriormente all' arrivo
d' Inaco, di Cadmo, di Cecrope e degli altri capi delle
popolazioni sopraccennate.
Questi coloni primitivi, indicati sotto il nome di Pe-
lasgi, secondo le ipotesi di Petit-Radel, abitarono origina-
riamente la Tracia; e fu in quel paese che Orfeo, inter-
prete degli Dei, otteune un culto particolare.
tra di fondere il bronzo e gettarlo nelle forme,
s'introducessero nella Grecia dalle contrade orien-
tali, e dai paesi fertilizzati dalle benefiche innon-
dazioni del Nilo. Pausania, a vero dire, narra che
una statua di Orfeo, la quale al suo tempo ve-
devasi ancora nel tempio di Cerere sul monte
Taigeto, volevasi opera di un artista pelasgo (*).
Ma non perciò è meno indubbio che gli Egiziani
fabbricarono, assai prima dei Greci, delle statue
che rappresentavano le potenze celesti che avea-
no in cura gli astri, alla influenza delle quali at-
tribuivano tutti i fenomeni della natura.
La maggior parte di tali effigie, bizzarro
accozzamento di forme umane ed animalesche,
quella di Minerva nell' isola di Rodi, luogo dove in pri-
ma avea fermato il suo soggiorno.
(*) Nome dei Greci primitivi.
Vista la particolare costruzione di gran numero
di antiche cittadelle, delle quali un dotto nostro contem-
poraneo visitò con gran cura i ruderi, è presumibile che
altre colonie, venute dalla parte settentrionale, avessero
cominciato a dirozzare la Grecia anteriormente all' arrivo
d' Inaco, di Cadmo, di Cecrope e degli altri capi delle
popolazioni sopraccennate.
Questi coloni primitivi, indicati sotto il nome di Pe-
lasgi, secondo le ipotesi di Petit-Radel, abitarono origina-
riamente la Tracia; e fu in quel paese che Orfeo, inter-
prete degli Dei, otteune un culto particolare.