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Rossetti, Domenico
Il Sepolcro di Winckelmann in Trieste — Venezia, 1823

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https://doi.org/10.11588/diglit.5855#0177
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15o

elei grafici monumenti dello scibile. La seconda sua discipli-
na è quella che può nominarsi Bibliofilia, cioè la scienza em-
pirica de' grafici monumenti dello scibile, considerati mera-
mente come tali, e senza diretta contemplazione dell' intrinseco
loro. Essa poi si suddivide in due tronchi, cioè in Bibliografia,
ch'è la scienza tecnica di quei monumenti; ed in Bibliotattica,
ossia la scienza topica per cui vengono a conoscersi sistema-
tamente lo stato, il movimento, 1' uso, la conservazione di tutti
i grafici monumenti.

La Bibliografia per tanto ne'primordii suddetti usurpavasi
il merito ed il dominio della stessa Bibliosofia, di cui ella vera-
mente non è che ministra; giacché altro non è, e non debbe es-
sere il suo ufficio, che quello di somministrare la tecnica cono-
scenza de' libri al bibliosofo, il quale debbe appena attingervi
per se e per altrui la critica loro conoscenza. Ma siccome il
Criticismo debbe avere una soggetta materia che lo alimenti,
così ben chiaro si vede, che nulla sarebbe la Bibliosofia senza
il ministero di colei che appelliamo Bibliografia.

Quest' ultima adunque, di cui propriamente intendo qui
favellare, ha per suo oggetto la conoscenza tecnica di tutti i gra-
fici monumenti; ma come questi (ed ognuno sei vede) sono già
arrivati a quel limite, al di là del quale sta, se non l'infinito, al-
meno l'innumerabile; così ella dee, per logica ragione, dividersi
in quattro rami, e distinguersi in Bibliografia universale, ge-
nerale, particolare ed individuale. La prima abbraccerebbe il
tutto de' monumenti grafici se possibile ne fosse la conoscenza;
ma tale non essendo questa, quella non sussìste che teoricamen-
te, e quando venga praticamente tentata, non potrà meritare al-
tra denominazione che quella di Bibliomania.

Possibile è la seconda, cioè la Bibliografia generale, per-
chè si limita ad una determinata classe del sapere; ma poco
 
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