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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 3) — Neapel, 1762 [Cicognara, 2645-4]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3734#0278
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2Ó2

TAVOLA

L.

re (l6) è compofta di più frammenti. Il primo contiene tre
tondi (I7) : in uno vi è una donna con abito verde, che le
vela anche la tefta , con cornucopia nella finiftra a color
cT 0n? con dentro forfè frutta , e /ori , e con rf£/£o nella
//^/?r^ forfè anche con frutta : nell'altro tondo vi è un gio-
vane con ©<?/fe <^m//& , e con un ranellino : nel terzo ton-
do è una figura con ©*/?<? , e capuccio giallo . Il fecondo
frammento contiene un foto tondo, in cui è dipinta Z)/«-
#0 colla luna crefcente in /*?/fa, e coWarco rallentato (l8).
Il /<?rs0 frammento contiene due tondi : il primo è un
&7#u<? con vefle gialla, e con fcettro to) -, 'A fecondo par
che fia una J^enere tutta fcoverta, con coro?ia d'oro gem-
mata , e collo fcettro fimìle a quel di G/w<? . L' ultimo
frammento è un folo /0W0 di un giovane fé mi nudo, coro-
nato di pampani, e grappoli , e con frutta nel ^/bzfl del-
la u<?/fe, che appena fi riconofce (20).

(16) mia Caffi. E. CMXCII.

(17) Vi fu chi riconobbe tre ftagiom , offervando
che gli Egizzii tre fole fiagioni riconofceano la Pri-
mavera , /'Eftà , e /'Inverno cpme dice TJ.ndnm ì
12. notando , r.hc perciò era detta. Tritogenia la dea
Minerva , creduta dagli Egizzii l'aria. E Jebbene
fi apporeffe , che le ftagimi fi rapprefentino per lo più
in figura di ragazzi ( fi veda Spanemio H. in Cer.
p. 725. e fegg. ) non è però , che in altra forma non
fi trovino anche fimi'aleggiate : così freffo il Pigbio
ì. e. /'inverno corrifponde alla dea Libera , la pri-
mavera a Venere , /' autunno a Bacco , e /'eftà a
Pan giovane . Potrebbero anche dirfi tre dei della
campagna . Comunque fia , è certo , che l'ifcrumento
della figura di mezzo corrifponde al rafiellino , che fi
ufa neW eftà ,per ufo della faglia e del fieno , detto
anche raftellum : fi veda Varrone I. R. R. 49. e da'
greci dyos7<pj/tz : fi veda Suida in tal voce, e ivi /'/
Kutì.ero .

(1 8) Nulla può dirfi di quell'altra Diana , 0 Lu-
na , non fafendofi qual ferie faceffe con gli altri dei

0 pianeti : fé pur non voglia dirfi, che vi foffero do-
dici altri dei per dinotare ì dodeci mefi ; Japendofi da^
Erodoto , come fi è notato di fopra , che gli Egizzii
id. o_gni riiefe offegna-oavin um din : camp amr.hp far.pa-
no gli "Etrujci , e i Romani: Si veda la n. ieg.

(19) Lo Jlejfo di quel che fi è detto della Luna,
0 Diana , può faffettar fi di quefie altre due deità : E
noto , che a Giove fi affegnava Luglio , a Venere
Aprile , a Diana Novembre: e così degli altri mefi ad
altri dei , che fi vedono notati in un antico Calendario
nel Gruferò p.CXXXVIil. e ieg. in cui aVefia è affignato
Decembre, a Marte Ottobre, a Vulcano Settembre,
e Augufto a Cerere : Giugno a Mercurio, ad Apol-
lo Maggio , a Minerva Marzo , a Nettuno Febbra-
ro , e Gennaro a Giunone . Si veda anche il Dem-

fiero Etrur. Reg. I. 15.

(20) Potrebbe dirfi Vertunno , trovandofi così
defignate dagli Eruditi alcune immagini filmili a que-

fia . Potrebbe anche dirfi V Autunno , che farebbe la
quarta Jìagione.

TAVOLA LI.


 
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