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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 3) — Neapel, 1762 [Cicognara, 2645-4]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3734#0289
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273

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TAVOLA LII."

I potrebbe forfè non fenza qualche veri-
fimigltanza fofpettare, che la famofa te-
nere adorata in Pafo fotto la mifleriofa

immagine di nna meta , o guglia rot07l~

K da W,fia rapprefentata in quefto per al-
tro curiofo intonaco , e di non indiffe-
rente al certo, né capricciofo fignitìcato;
in cui fi vede appunto far la figura principale un gmnjàfi
Jò di tal forma Ca) , il quale poggia fopra un'ara , o bafe

quadrata ;

(r) Nella Caf N! JDCCCXLt Fu trovata quejla
pittura negli /cavi di Portici.

(2) Tacito Hift II. 2. così defcrive il Simulacro
della Venere di Pafo : Simulacrum deae non effigie
humana : continuus orlis latiore inìtio tenuem in am-
litum metae modo exfurgens . Servio Aen. I. 724.
Apud Cyprios Venus in modum umbilici, vel, ut
quidam volunt , metae colitur . Mtjfìmo Tirio dif-
ferì. XXXVflI. TlxQioic fjLÌJ n A'QooXto rie rifxcìg
iX^i ' tu Ss ccyx?.[j.x ax &» st'yiAuoQ olto-b t&j tj nvpa.iri-
di tevxy) : Da' Pafii è onorata Venere : ma non raf-
fomiglierai il fimulacro di lei ad altra cofa, che ad
una piramide bianca . Per conciliar queflo fcrittore
con gli altri due , dee dirfl, che qui non s' incende a
rigor geometrico la piramide , ma un corpo di fi-
gura piramidale rotonda . Si veda il Patatai E-

pift. 3. Oper. Tom. II. pag. 410. Sulle medaglie
di Drufo, di Vel'paiiano , di Trajano, e di altri Im-
peratori , che foffm vederfi preffo il Patino, e prejfo il
Vaillant ; e su quelle di diverfe Città ( fi veda Sfa-
mmi 0 difT. Vili, de V. & P. N. ) fi offerva la Vene-
re di Pafo talvolta in forma di un Cono , talvolta dì
una piramide , e talvolta anche di una guglia fimile
molto alla qui dipinta. Per altro la nojlra pittura fic-
come corrifponde perfettamente alla deferizione di Ta-
cito , così fi accolla molto alla figura delle mete, che
fi vedono fulle me digli e , e in altri monumenti anti~
chi . Si volle" avvertir qui, che la prima fperanza 3
che Tito concepì per V Impero, nacque dall' Oracolo re-
fogli dal facerdote della Venere, di Pafo : fi veda Sue-
tonio in Tito 2.

(3) Non era la fola Venere Pafia, ebe in un fiffi^

di

I
II

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